Box Office ITALIA 23/12/2009

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Il cinema italiano attendeva con ansia il cinepanettone: l'appuntamento rituale con la commedia natalizia non ha mostrato cedimenti commerciali. Natale a Beverly Hills ha incassato la stessa cifra del precedente Natale a Rio, e punta dritta verso i venti milioni. A parte Sherlock Holmes, non sembra avere avversari sulla sua strada: sia Leonardo Pieraccioni che la Disney sono stati surclassati.

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massimo ghini christian de sica natale a beverly hills neri parentiSarà certamente una conclusione scontata, ma è pur sempre l’unica certezza che offre il mercato italiano: il cinepanettone fa sempre colpo. Che fosse lui l’unica speranza delle nostre produzioni lo si era capito già all’inizio della stagione, quando gli spettatori avevano preso a snobbare tutti i titoli provenienti dai festival (con la sola eccezione di Baaria di Giuseppe Tornatore) e persino i romance giovanili come Amore 14 di Federico Moccia: in qualche modo, aspettavano solo lui, e nel frattempo si erano concessi l’antipasto con Checco Zalone e il suo Cado dalle nubi, tanto per rinsaldare lo storico legame tra il pubblico e la commedia. E alla fine, anche Natale a Beverly Hills è arrivato. Ormai, le attese sul cinepanettone sono piuttosto legate alle cifre: quanto incasserà? Quanto è ancora affidabile? I fan di Christian De Sica – ma soprattutto Aurelio De Laurentiis – possono dormire sonni tranquilli: Natale a Beverly Hills ha portato a casa poco meno di tre milioni e mezzo di euro, lo stesso bottino che un anno fa entrò nelle casse di Natale a Rio: la formula non mostra cedimenti, e punta dritta verso i venti milioni di euro. C’è infatti la possibilità che il film non si fermi qui: di solito, il cinepanettone raggiunge il suo massimo durante il secondo week-end, e questa volta non sembra avere concorrenti troppo temibili sulla sua strada. L’anno scorso, Madagascar 2 gli sottrasse il primo posto in più di un’occasione, e adesso all'orizzonte non si vede uno sfidante alla sua altezza. Leonardo Pieraccioni ha infatti perso molto terreno: se con Una moglie bellissima era riuscito a sottrarsi al ruolo di vittima sacrificale, questa volta i dati d’esordio di Io & Marilyn non lasciano pensare ad una parte da protagonista. In più, il fallimento più grande è stato quello de La principessa e il ranocchio, che ha ripetuto gli scarsi dati americani, e ha superato a malapena il milione di euro: i bambini – il più grande avversario del cinepanettone – dovranno ripiegare su Piovono polpette, che sulla carta non ha lo stesso fascino delle animazioni della Dreamworks o della Pixar. Il grande duello sarà inevitabilmente con Sherlock Holmes.

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