Box Office ITALIA 29/9/2010

Una scena di Inception di Christopher Nolan
L’esordio italiano di Inception è agrodolce: il film di Christopher Nolan ha guadagnato la vetta della classifica, ma con meno di tre milioni di euro non ha spazzato via il mercato come ci si attendeva. Anzi, il distacco che ha inflitto a L’ultimo dominatore dell’aria di Night M. Shyamalan è stato minimo. L’Italia si conferma come uno dei pochi paesi in cui l’amore tra il pubblico e il regista inglese non è ancora sbocciato.

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Una scena di Inception di Christopher NolanLa maledizione della fantascienza colpisce ancora. Dopo tante delusioni illustri (l’ultima è Star Trek di J. J. Abrams…), questa volta la vittima designata del sortilegio è stata Inception, che negli Stati Uniti aveva invece lasciato il segno durante tutta l’estate (è tra i primi dieci da ben undici settimane). Il film di Christopher Nolan si è presentato in Italia in ritardo, ma con la dote di un bottino internazionale superiore ai settecento milioni di dollari. Come spesso accade dalle nostre parti – va fatta l’eccezione di Avatar di James Cameron – il titolo non ha trovato una fortuna adeguata alla sua fama. Il kolossal con Leonardo Di Caprio ha esordito con due milioni e seicentomila euro: una cifra robusta ma al di sotto delle attese, che prevedevano un trionfo annunciato. Inception ha conquistato la vetta ma ha dovuto guardarsi dall’attacco de L’ultimo dominatore dell’aria di Night M. Shyamalan, che è arrivato secondo ed è riuscito a superare la soglia dei due milioni. A dire la verità, a questo punto è proprio il caso di sospettare che sia il rapporto tra Nolan e il pubblico italiano ad essere conflittuale: la penisola non aveva contribuito che in minima parte al boom de Il cavaliere oscuro, che qui aveva racimolato solo dieci milioni. La sua versione dell’eroe mascherato poteva avere l’alibi di un’infelice distribuzione estiva, ma anche il precedente The Prestige non aveva brillato, nonostante avesse beneficiato del privilegio della grande abbuffata natalizia (per non tornare indietro a Begins, che aveva racimolato solo sei milioni…) Il dato è evidente: l’amore tra il regista inglese e la platea nazionale deve ancora sbocciare. Contro ogni pronostico, la sua corsa verso i quindici milioni inizia già in salita… Per L’ultimo dominatore dell’aria vale il discorso inverso: dopo un’avventura incerta in patria, era arrivato da noi rassegnato al peggio: mettere insieme un gruzzolo tra i sei e gli otto milioni rappresenterebbe un’impresa insperata. Ora che è uscito anche La passione di Carlo Mazzacurati – che è arrivato quarto e si è tenuto sotto al milione – è arrivato anche il tempo di tracciare un primo bilancio dei reduci da Venezia: il film che è andato meglio è stato La solitudine dei numeri primi di Saverio Costanzo, che è ormai vicino a superare i tre milioni complessivi. Sono numeri che confermano una percepibile distanza tra il pubblico e le offerte italiane proposte dal Festival…

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