Box Office Italia: Kung Fu Panda stende anche Ozpetek
La delegazione dei film italiani presentati al Lido è sbarcata in massa nelle sale italiane, ma l'atteso “effetto Venezia" non c'è stato. Ferzan Ozpetek e il suo Un giorno perfetto – i più accreditati ad impensierire Kung Fu Panda – si sono infatti fermato ad ottocentomila euro. Il titolo della Dreamworks ha passeggiato su di loro e su Marco Bechis e Pappi Corsicato, ha raggiunto in scioltezza i dieci milioni di euro e si è già preso un posto nella lista dei migliori successi della stagione. Come negli anni passati – i boom di Madagascar e I Simpson – settembre si sta dimostrando ancora una volta il mese dei più piccoli.
Alla fine, il tanto atteso “effetto Venezia” non ha dato alcun risultato significativo, in particolar modo per i film italiani. L'andamento del box-office è rimasto infatti identico a quello di sette giorni fa: Kung Fu Panda ha aperto in modo sontuoso la stagione cinematografica, e nel suo secondo week-end ha raccolto quasi tre milioni di euro, balzando con facilità ai dieci complessivi. Se si considera il risultato del titolo della Dreamworks insieme a quello di Le cronache di Narnia: il Principe Caspian, sembra evidente come sia il pubblico più giovane a fare da traino al periodo di fine estate. Le avventure del panda apprendista "dragone guerriero" già si candidano a diventare uno dei più grandi successi della stagione, ma a stupire è soprattutto l'affermazione del fantasy della Disney, che avvicina Il cavaliere oscuro e annulla il pesante distacco che ha separato i due film negli Stati Uniti. E' un segnale che indica non solo come il genere sia ancora affidabile da noi, ma anche come siano i bambini a spingere verso le sale, appena prima del rientro nelle scuole (i maggiori successi settembrini degli ultimi anni sono infatti stati Madagascar e I Simpson). La nutrita delegazione di film italiani presentati al Lido ha invaso in massa i cinema, ma la scelta si è rivelata poco accorta e poco producente: Ferzan Ozpetek, Marco Bechis e Pappi Corsicato si sono tolti spazio a vicenda, confondendo il pubblico e disperdendo le entrate. Alla fine il secondo posto di Un giorno perfetto ha i connotati di una vittoria tra poveri: solo ottocentomila euro per il dramma urbano con Valerio Mastandrea e Isabella Ferrari, e una media per sala inferiore ad una produzione minore come Il pranzo di Ferragosto. Inevitabilmente, Kung Fu Panda ne ha fatto un sol boccone. A differenza della passata stagione, in cui i prodotti italiani contrastavano efficacemente i blockbuster di Hollywood, questa pare voler annunciare sin dall'inizio un capovolgimento dei ruoli. Non c'è stato scampo per nessunp, e la distribuzione americana può anche permettersi di ignorare il flop di X-Files: Voglio crederci, che ha replicato il disastro a stelle e strisce. Tanto, c'è già Hancock pronto nell'ombra: Pupi Avati e il suo Il papà di Giovanna – pure forte del premiato Silvio Orlando – non sembrano proprio una grande minaccia.
|
Incasso week-end |
Incasso totale |
Settimane |
Kung Fu Panda |
€ 2.871.150 |
€ 10.332.530 |
2 |
Un giorno perfetto |
€ 824.414 |
€ 833.458 |
1 |
X-Files: Voglio crederci |
€ 527.383 |
€ 613.284 |
1 |
Le cronache di Narnia: Il principe Caspian |
€ 493.583 |
€ 7.173.416 |
4 |
Decameron Pie |
€ 390.722 |
€ 390.722 |
1 |
Il seme della discordia |
€ 274.471 |
€ 274.471 |
1 |
Doomsday |
€ 201.346 |
€ 777.795 |
2 |
Il cavaliere oscuro |
€ 133.695 |
€ 9.265.801 |
7 |
Pranzo di Ferragosto |
€ 108.958 |
€ 129.965 |
1 |
Piacere Dave |
€ 95.740 |
€ 1.426.217 |
5 |