Il mese di giugno si è confermato particolarmente sfortunato per il mercato americano e i blockbuster estivi hanno continuato a stentare. Il disastro del week-end è stato Warcraft e l’adattamento cinematografico del celebre videogame della Blizzard Enterainment ha esordito con poco più di venti milioni di dollari. La Universal aveva investito un budget vicino ai duecento milioni e ha dovuto assistere ad una debacle interna molto rumorosa. Le entrate internazionali hanno salvato il conto spese soprattutto grazie al grande successo del titolo sul mercato cinese e la scena orientale ha garantito un salvifico gruzzolo da centocinquanta milioni. Una partenza folgorante che ha subito proiettato il fantasy di Duncan Jones tra i primi dieci titoli dell’anno locali e gli ha dato la possibilità di scalare ulteriormente le posizioni di vertice. Invece, il pubblico americano ha affossato le sue pretese e gli ha riservato la stessa accoglienza che aveva precedentemente travolto Alice Through the Looking Glass e TMNT: Out of the Shadows. Le nuove avventure dell’eroina nata dalla fantasia di Lewis Carroll partivano dal miliardo worldwide di Alice in Wonderland del 2010 e la miseria di un parziale da duecentocinquanta milioni è sufficiente per capire che l’idea del sequel è stato il primo scivolone del 2016 della Disney. Il termine di riferimento del toy-movie della Paramount era meno impegnativo ma le celebri tartarughe antropomorfe create dai Mirage Studios nel 1984 non hanno brillato nemmeno davanti ai duecento milioni del primo capitolo del 2014. Il loro percorso sul grande schermo non è mai stato lineare e la falsa partenza di TMNT del 2007 lo dimostra ma il mancato conseguimento dei cento milioni è probabile e la sopravvivenza del progetto cinematografico è a rischio. Il calendario aveva proposto una sfida di sequel e le opzioni a basso costo hanno tenuto meglio di quelle più ambiziose. Il confronto è stato vinto da The Conjuring 2 e le nuove indagini paranormali dei coniugi Warren ha ripetuto l’exploit di The Conjuring del 2013. Il film fu uno degli horror più redditizi della storia e se James Wan riuscisse a sfondare di nuovo il muro dei cento milioni farebbe ancora di più storia a sé all’interno del genere: per il momento ha occupato il primo posto contro dei rivali molto più attrezzati. Now You See Me 2 ha difeso i numeri di Now You See Mee del 2013 e l’heist-movie della Lionsgate è una delle poche esperienze ecomicamente sufficienti dello studio al di là dei suoi young adult. Il cast è rimasto lo stesso ma la quota dei cento milioni dovrebbe essere soltanto avvicinata e qualche fuoriuscita di gradimento c’è stata.

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