Box Office USA 17 aprile 2012


The Hunger Games
ha mantenuto la vetta della classifica per la quarta volta consecutiva. Il bottino del week-end è stato di venti milioni di dollari e l'incasso complessivo ha avvicinato i trecentocinquanta milioni di dollari. L'adattamento della saga letteraria di Suzanne Collins sta nascondendo i primi problemi del 2012: due blockbuster come Wrath of the Titans e John Carter hanno fallito e due commedie come American Reunion e The Three Stooges non si sono inserite nella lotta per il vertice.

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Il mercato americano non può più fare a meno di The Hunger Games. L'adattamento della serie young adult di Suzanne Collins ha mantenuto la vetta della classifica per la quarta volta consecutiva e sta per avvicinare la soglia dei trecentocinquanta milioni di dollari. Il bottino di questo week-end è stato di venti milioni: le avventure della nuova eroina Katniss Everdeen hanno rallentato ma nessun titolo se ne è approfittato. Il 2012 è iniziato molto bene ma il clamoroso exploit di The Hunger Games ha mascherato le prime indecisioni di quest'anno: nessuna nuova release si è imposta all'attenzione del pubblico e i numeri hanno decretato le prime bocciature. Il caso di John Carter è diventato esemplare ed è lo spauracchio dei tanti blockbuster che sono ai nastri di partenza: Wrath of the Titans ha evitato la stessa sorte ma le sue entrate restano insufficienti. Le due proposte più ambiziose della primavera sono state dei disastri e la sorpresa della Lion's Gate ha coperto le persistenti difficoltà delle major. Il 2012 ha bruciato le possibilità dei due kolossal: la Disney aveva investito duecentocinquanta milioni di dollari e la Warner Bros aveva un conto spese da centocinquanta milioni e solo le entrate internazionali hanno permesso un fortunoso salvataggio. L'affermazione di 21 Jump Street aveva fatto illudere sulle ritrovate capacità della commedia ma i successivi tentativi di American Reunion e del recente The Three Stooges hanno subito raffreddato le speranze: il nuovo film di Peter e Bobby Farrelly era considerato il favorito di questo week-end ma ha mancato il suo obbiettivo: ha debuttato con meno di venti milioni e la scelta di lanciare tre volti noti della televisione non ha pagato. L'appeal di Will Sasso, di Chris Diamantopoulos e di Sean Hayes non ha fatto centro sulla platea e la nuova versione del popolare trio di vaudeville ha poche possibilità di emergere dall'anonimato. Tuttavia, The Three Stooges è il migliore debutto dei fratelli Farrelly dai tempi di Shallow Hal del 2001 e il budget da trenta milioni verrà recuperato molto facilmente. Lo stesso discorso può essere applicato a The Cabin in the Woods che ha chiuso il podio con quindici milioni, è in linea con i rendimenti dell'horror e può godere dell'agilità dei costi di produzione assai ridotti. La tendenza del 2011 non è ancora cambiata: i blockbuster stentano e perdono spettatori rispetto ai low-budget: i titoli meno appariscenti recuperano i danni e si concedono qualche sorpresa. Il peso sulle spalle di The Avengers aumenta: l'appuntamento del quattro maggio è sempre più decisivo…

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