Il Thanksgiving ha nuovamente sorriso a Breaking Dawn Part I. Il nuovo capitolo della saga di Twilight ha conservato la vetta della classifica, ha scavalcato la soglia dei duecento milioni di dollari e confermerà il risultato finale degli altri episodi. I personaggi di Stephanie Meyer hanno agevolmente sconfitto The Muppets: tuttavia, le creature di Jim Henson hanno superato avversari più accreditati come Arthur Christmas della Sony e Hugo, il team-up tra Martin Scorsese e Sacha Baron Cohen.
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Il week-end del Thanksgiving non ha fermato la corsa di
Breaking Dawn Part I. L'ultimo capitolo della saga di
Twilight ha conservato il primo posto e ha scavalcato i duecento milioni di dollari. Il film si è avvicinato al tetto dei trecento milioni, che è stato il limite abituale dei precedenti capitoli: fino a questo momento, l'horror-melo con Kristen Stewart e Robert Pattinson ha perso qualcosa rispetto a
New Moon ed
Eclipse, ma il margine è talmente ridotto che la fedeltà dei fan è una delle poche conferme di questo sofferto 2011.
Breaking Dawn Part I ha battuto
The Muppets, che è andato ben oltre le attese: la
release della Disney non aveva poche speranze di sfondare sul mercato, anche in considerazione delle passate avventure commerciali dei personaggi di Jim Henson. Il titolo non ha clamorosamente ribaltato la sua condanna di flop annunciato ma ha salvato l'onore, ha subito recuperato il budget e si è assicurato il secondo posto: i suoi numeri finali non saranno sorprendenti come i centoquarantadue milioni di
The Smurfs, ma il ritorno di Kermit e di Miss Piggy salverà l'onore e farà meglio di avversari più accreditati. Anche questa volta, le delusioni non sono mancate: il tonfo più grande è stato quello di
Arthur Christmas, che ha dimostrato le difficoltà dell'animazione. I bassi volumi di
Puss in Boots hanno aperto la crisi della Dreamworks, la Warner Bros. ha collezionato un altro fallimento con
Happy Feet Two e nemmeno la Sony è riuscita a ripetere il successo di
Cloudy With a Chance of Meatballs. Il Natale sarà amaro anche per Sacha Baron Cohen: l'attore potrà vantare il prestigio di aver lavorato con Martin Scorsese, ma l'esordio di
Hugo è stato dimenticabile. La commedia familiare è lontana sia dai debutti
restricted di
Borat e di
Bruno sia dalle recenti
hit fatte registrare dal regista:
The Departed e
Shutter Island lo avevano abituato a sfondare il muro dei cento milioni. La speranza è che il calendario riesca a lanciare qualche outsider capace di uscire dall'anonimato: l'anno scorso, il pubblico dimostrò di apprezzare l'offerta dei
selected theatres e accompagnò
The King's Speech e
Black Swan fino alla notte degli Oscar. Finora, solo
The Descendants ha lanciato segnali incoraggianti: il film di Alexander Payne ha aumentato la sua distribuzione e ha conservato una media per sala molto alta e George Clooney potrebbe rivendicare la nomination. L'apertura di
My Week With Marilyn non è stata altrettanto fortunata e
A Dangerous Method di David Cronenberg si affacciato su quattro schermi…
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