Box Office USA 4 aprile 2014

Captain America: The Winter Soldier ha sfiorato un debutto da cento milioni di dollari ma la cifra di novantacinque milioni è comunque il migliore esordio della storia del mese di aprile. Il nuovo marvel-movie ha sfruttato al massimo l'effetto propulsivo di The Avengers del 2012 e ha notevolmente implementato le sue entrate rispetto al primo capitolo. Il suo exploit ha penalizzato soprattutto Noah di Darren Aronosfsky: il film ha dilapidato l'apertura incoraggiante e ha rallentato la sua corsa all'obbiettivo dei cento milioni.

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L'effetto propulsivo di The Avengers del 2012 è una delle tendenze più evidenti di questi ultimi anni del mercato americano. Captain America: The Winter Soldier ne ha beneficiato in modo consistente: le nuove avventure del supersoldato hanno sensibilmente migliorato il precedente di The First Avenger del 2011. Il film ha sfiorato l'impresa di un esordio da cento milioni di dollari ma un bottino da novantacinque milioni è stato sufficiente per mettere a segno il migliore debutto della storia del mese di aprile. Tutti i suoi colleghi hanno avuto un notevole balzo in avanti dopo il trionfo del cross-over di Joss Whedon ma nessuno ha fatto un salto di qualità delle proporzioni di The Winter Soldier. Il titolo proverà a raggiungere un bottino finale da duecentocinquanta milioni ma il nuovo marvel-movie è già un successo: la quota internazionale ha sfondato il muro dei trecento mlioni in appena una settimana. Il suo straordinario impatto con il pubblico ha penalizzato soprattutto Noah di Darren Aronofsky: il suo film biblico ha perso molto dopo il debutto incoraggiante e ha rallentato la sua corsa verso i cento milioni: il recupero delle spese è stato garantito dalle entrate worldwide ma saranno le proporzioni del suo incasso a determinare se la versione avventurosa del diluvio universale potrà fare da apripista ad un nuovo genere. Divergent ha occupato il terzo posto e ha tutte le carte in regola per festeggiare un discreto exploit da centocinquanta milioni. La saga letteraria di Veronica Roth ha dato alla LionsGate una nuova chance per corteggiare il pubblico young adult ma lo studio dovrà lavorare per migliorare il suo appeal globale. L'eroina non ha il potere di richiamo di Katniss Everdeen di The Hunger Games e la sua scarsa capacità attrattiva ha penalizzato le ambizioni di una consacrazione definitiva: The Grand Budapest Hotel di Wes Anderson ha raggiunto una distribuzione superiore alle mille sale e ha trovato il suo punto di equilibrio: il film dovrebbe fermarsi intorno ai cinquanta milioni e dovrebbe confermare l'affidabilità commerciale del regista dopo l'apprezzabile risultato di Moonrise Kingdom del 2012.

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