Box Office USA 10/1/2011

Jeff Bridges e Matt Damon in True Grit dei fratelli Coen, in testa al Box Office USA
True Grit
non si è accontentato di essere la sorpresa del momento: al terzo week-end, ha sfondato il muro dei cento milioni di dollari e si è preso la vetta della classifica. Il cambio al vertice segna il particolare momento del mercato americano: i blockbuster continuano a stentare, dopo aver mancato l'opportunità natalizia; gli outsider si avvicinano alla corsa per gli Oscar con incassi che lievitano ogni giorno di più. Sulla loro strada, adesso c'è anche l'ombra di Jeff Bridges…

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Jeff Bridges e Matt Damon in True Grit dei fratelli Coen, in testa al Box Office USAAdesso è proprio impossibile cercare di ignorare True Grit. Dopo due settimane di attesa, il film dei Coen ha scavalcato Little Fockers ed ha finalmente conquistato il primo posto. Il western con Jeff Bridges e Matt Damon ha appena abbattuto il muro dei cento milioni di dollari, è diventato il titolo del momento e ha messo in cassa delle cifre che all'inizio erano impossibili da prevedere. True Grit è stato distrubuito troppo tardi per potersi inserire nella lista dei nominati ai Golden Globes: tuttavia, niente dovrebbe impedirgli di intromettersi nella corsa agli Oscar e di mettere in dubbio delle posizioni di partenza già definite. Per il momento, i Coen si godono il migliore successo della loro carriera ed un incasso superiore a quello di blockbuster molto più celebrati, che non sono riusciti a sfruttare la favorevole atmosfera festiva. Da un mese, i primi posti della classifica subiscono una vera e propria invasione di outsider, che nelle ultime settimane si sono fatti sempre più coraggiosi ed invadenti, e hanno messo in crisi le ambizioni di produzioni dal budget molto più consistente. Little Fockers ha dovuto subire il sorpasso di True Grit e ha già accumulato un ritardo di ottanta milioni rispetto al precedente Meet the Fockers: pure con questi numeri poco invidiabili, è l’unico che è riuscito a recuperare le spese senza affanni. Tutte le altre grandi portate del Natale 2010 non sono riuscite a sfondare sulla scena e per molte di loro la sfida più grande è stata quella di salvare la pelle. Tron Legacy e Tangled – i due alfieri della Disney – inseguono il pareggio del bilancio con possibilità sempre più ristrette di raggiungerlo. Yogi Bear della Warner ha dovuto abbandonare subito il proposito di eguagliare gli exploit dei due Alvin and the Chipmunks della Fox. Dopo più di un mese, The Voyage of the Dawn Treader e Gulliver’s Travels sono riusciti a riparare le perdite solo grazie ad una miracolosa rimonta nei mercati overseas. Il pessimo panorama dei blockbuster si riflette su una lista di low-budget in grande forma, che sono fuggiti dal recinto dei selected theatres e si sono imposti al grande pubblico con il traino dei prossimi appuntamenti con le premiazioni di settore. Black Swan di Darren Aronofski non molla affatto la presa e ogni fine settimana continua a macinare otto milioni, fino ad un totale che è oltre ai sessanta. The Fighter con Mark Wahlberg e Christian Bale si è ormai ritagliato un posto stabile tra i primi dieci, a braccetto con The King’s Speech con Colin Firth. Questi tre film si sarebbero dovuti contendere gli Oscar senza troppe sorprese: sulla loro strada adesso c’è anche l’ombra di Jeff Bridges…

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