Box Office USA 14/9/2010

Milla Jovovich in Resident Evil: Afterlife
Il 3D ha fallito il primo attacco alla pigrizia autunnale e Resident Evil: Afterlife non ha sfondato il muro dei trenta milioni di dollari, che in questo periodo rappresentano un successo. La saga non ha sfruttato il traino commerciale della stereoscopia e ha fatto registrare un incremento di soli quattro milioni rispetto ai precedenti capitoli della serie. Dietro si è fatto il vuoto: Sylvester Stallone sta per festeggiare i cento milioni, mentre Inception e Eclipse stanno per superare i trecento.

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milla jovovich in resident evil: afterlifeSulla scena americana, l'arrivo dell'autunno ha imposto nuovi parametri di valutazione: come da tradizione, i volumi delle entrate sono precipitati e la vita commerciale dei film si è adeguata a ribasso. Di questi tempi, presentarsi con trenta milioni significa centrare un successo, e in ogni caso il week-end appena trascorso ha fornito una prima risposta: il 3D ha provato il primo attacco al nemico più ostico dell'industria hollywoodiana, e il suo tentativo è fallito senza appello. Alice in Wonderland aveva compiuto il miracolo di smuovere gli spettatori dalla pigrizia primaverile, mentre Resident Evil: Afterlife non è riuscito a fare altrettanto con il periodo più spigoloso per gli schermi d'oltreoceano. Nonostante il traino della stereoscopia, le nuove avventure horror di Milla Jovovich hanno fatto segnare un incasso di ventisette milioni di dollari. Con una cifra così modesta, il primato limitato all'autunno è rimasto saldamente nelle mani di Scary Movie 3, che nel 2003 avvicinò i cinquanta milioni d'apertura. In più, il 3D non ha inciso nemmeno sui risultati relativi alla saga, arrivata ormai al quarto capitolo: Afterlife è il miglior esordio della serie, ma ha incassato solo quattro milioni in più rispetto ai precedenti Extinction e Apocalypse. Il franchise derivato dal videogioco della Capcom si è dimostrato costante ed affidabile, ma anche incapace di fare il salto di qualità, persino con l'aiuto della tecnologia. Tuttavia, si è dimostrato il meglio che il mercato può offrire in questo momento: dietro di lui si è creata una voragine nella quale gli altri titoli hanno stentato, senza riuscire ad affermarsi come sorprese: se The American non ha ripetuto l'exploit di sette giorni fa e ha già esaurito il fattore George Clooney, il flop più rumoroso del mese è quello di Going the Distance, che ha inferto un duro colpo alla fama di Drew Barrymore come regina della commedia romantica. Ormai lontani dalla luce dei riflettori e dalla battaglia che ha infiammato l'estate, sia Eclipse che Inception stanno per superare la soglia dei trecento milioni di dollari. The Expendables di Sylvester Stallone sta invece per entrare nel club dei cento, che nel 2010 è ancora ristretto a diciassette titoli.

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