Box Office USA 11/1/2010

La musica del mercato americano non cambia nemmeno alla quarta settimana: Avatar costringe a riscrivere altri record, e ormai a James Cameron non è rimasto altro obbiettivo che quello di migliorare se stesso e il suo Titanic. Negli Stati Uniti, ha sfondato anche il muro dei quattrocento milioni di dollari; nel mondo, è arrivato a un miliardo e trecento milioni, ad un passo dal primo posto di sempre.

--------------------------------------------------------------
CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

Ormai, Avatar è entrato in un altro club riservato: quello dei quattrocento milioni di dollari. Il film di James Cameron può dire di esserci entrato dalla porta principale, visto che ci ha messo solo ventitre giorni per raggiungere una cifra di tale portata. In questo modo, è diventato il secondo titolo più veloce di tutti a fare un'impresa simile, staccato solo da The Dark Knight. Per la quarta volta di seguito, la corsa verso la vetta della classifica non ha avuto storia: Avatar ha messo in fila tutti gli sfidanti, e la sua media ha continuato ad essere fuori dall’ordinario: altri cinquanta milioni in un week-end, altri cento in una settimana intera. Allo stato delle cose, il bottino complessivo della guerra in 3D sul pianeta Pandora ammonta ad un miliardo e trecento milioni di dollari, e a James Cameron non è rimasta altra impresa che quella di migliorare se stesso, visto che anche The Return of the King è stato superato di slancio. Il suo trionfo non è infatti limitato agli Stati Uniti: anzi, è sui mercati internazionali che Avatar ha raccolto quasi il settanta per cento delle sue strepitose entrate. Quello che più sorprende – e lo accomuna all’unico obbiettivo che gli è rimasto, cioè il record di Titanic – è il suo passo inesorabile, seguito ad un esordio che non poteva far pensare ad un successo di simili proporzioni: i settanta milioni del primo week-end erano una cifra importante, ma capace di rientrare nei normali confini di ogni blockbuster. Avatar ha invece cannibalizzato il periodo natalizio, e non ha sofferto l’attacco di un avversario come Sherlock Holmes, che nell’ombra è riuscito ad avvicinare i duecento milioni, e probabilmente finirà con il diventare uno dei più ricchi eterni secondi della storia di Hollywood. Ovviamente, non c’è stato niente da fare per le new entry: Leap Year ha ripetuto i tonfi di Did You Hear About the Morgans? e di It’s Complicated, che hanno evidenziato uno stallo nella commedia sentimentale, dopo i fasti che l’anno scorso avevano premiato Marley & Me e Four Christmases. Tra le quinte delle gloriose cronache di Avatar, va segnalata la conferma di Jason Reitman con Up in the Air: non è riuscito a ripetersi ai livelli di Juno, ma ha di nuovo percorso abilmente i sentieri dell’outsider di buone speranze.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

 

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array