L’inverno del 2016 ha un vantaggio consolidato di duecento milioni rispetto a quello del 2015 e resterà nella storia come il più ricco di tutti i tempi. Il mercato americano ha annullato gli effetti depressivi di quello che storicamente è sempre stato il suo periodo di letargo. L’esordio superiore ai settanta milioni di Zootopia ha messo in sicurezza anche le entrate complessive di marzo e il calendario è talmente affollato che il kick-start estivo verrà addirittura anticipato. La data abituale del primo week-end di maggio era occupata da Civil War della Marvel e così la Warner ha deciso di piazzare Dawn of Justice per l’ultimo fine settimana di questo mese… L’apertura di Zootopia è stata superiore non solo alle consuete uscite pre-pasquali dell’animazione ma ha anche aggiornato il record relativo alla Disney. Il precedente primato dello studio al di fuori della partnership con la Pixar apparteneva a Big Hero 6 e risaliva ad un più favorevole contesto pre-natalizio. La stima del suo incasso finale può essere fissata intorno ai duecento milioni e il confronto con la concomitante esperienza di Kung Fu Panda 3 è un ulteriore segnale di sconforto per la Dreamworks. Il ricorso ad uno dei suoi franchise più popolari ha dato una risposta inferiore ai centocinquanta milioni e ha tradito le attese. Il calcolo dei volumi internazionali deve completarsi con il suo arrivo nelle sale europee ma allo stato attuale è difficile prevedere una linea d’arrivo superiore al mezzo miliardo. La perdita rispetto agli standard del personaggio sarebbe superiore ai cento milioni… Zootopia ha scavalcato Deadpool dalla vetta ma lo spin-off della saga di The X-Men non si è disperato e ha superato anche l’ostacolo dei trecento milioni. Il suo ultimo sforzo sarà quello di avvicinare i trecentosettanta milioni di The Passion of Christ ma i record per il film restricted più ricco di tutti i tempi sembra al sicuro. Il trionfo inatteso dello sboccato antieroe interpretato da Ryan Reynolds ha fatto passare in secondo piano una serie di titoli su cui la distribuzione nutriva delle speranze migliori. I venticinque milioni di Gods of Egypt di Alex Proyas hanno ribadito lo scarso fiuto della Lionsgate verso i big-budget. Le sue imprese al di là dello young adult hanno dilapidato il credito che era stato conquistato con le scelte fortunate di Twilight e di The Hunger Games. La debacle di Gerard Butler si è completata con London Has Fallen anche se la sua trasferta a guardia del presidente americano ha retto abbastanza bene il confronto con Olympus Has Fallen del 2013. L’attore doveva essere la star di questo mese ma dovrà accontentarsi di fare la comparsa.

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