Box Office USA 7 gennaio 2013

Texas Chainsaw 3D

Il 2013 ha rispettato la tradizione ed ha aperto con un horror: Texas Chainsaw 3D ha esordito con ventitre milioni e si è mantenuto sugli standard della Lionsgate, che ha piazzato un altro titolo al primo posto e si sta inserendo stabilmente nel mercato. L'ennesimo episodio della saga di Leatherface ha avuto la meglio su Django Unchained e Les Miserables: i due film non hanno mai raggiunto la vetta ma hanno già scavalcato a braccetto il muro dei cento milioni e devono ancora affacciarsi sulla scena internazionale.

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Il 2013 ha rispettato la tradizione dell'horror d'apertura e Texas Chainsaw 3D ha debuttato direttamente al primo posto con un incasso da ventitre milioni di dollari. E' un'ottima notizia per la ambizioni della Lionsgate e per i suoi tentativi di guadagnarsi una quota stabile del mercato: lo studio ha già in mano il brand di Saw, ha la garanzia dei fan di Tyler Perry e nel 2012 ha vinto la ricca scommessa di The Hunger Games. I rendimenti di produzioni low-budget come Texas Chainsaw 3D  rappresentano un solido supporto economico per una società che vorrebbe conquistare una percentuale sempre più ampia del pubblico. La base abituale di un horror è di cinquanta milioni e la versione tridimensionale di Leatherface non avrà problemi a conseguirla: i titoli del genere hanno una vita breve ma l'obbiettivo minimo è già dietro l'angolo. Il primo week-end dell'anno è stato trainato dalle ottime performance di Django Unchained e di Les Miserables e i due film hanno scavalcato insieme la soglia dei cento milioni. Il western di Quentin Tarantino è già sulle tracce di Unglorious Basterds e il suo finale diventerà il nuovo record della carriera del regista: le spese sono state recuperate e le imminenti entrate internazionali lo trasformeranno in un successo. La Weinstein Company ha piazzato il suo film da cento milioni dopo che Silver Linings Playbook aveva deluso e non aveva ripetuto la miracolosa ascesa di altri titoli della coppia. Il musical di Tom Hooper gode di ottima salute ed è in attesa del suo esordio britannico: la preesistente popolarità dello spettacolo è tale che il suo bottino interno dovrebbe decollare ulteriormente ed avvicinare l'orizzonte dei quattrocento milioni che venne raggiunto da The King's Speech. Il primo posto ha cambiato di mano ma The Hobbit ha fatto un altro passo in avanti verso il lieto fine da trecento milioni: il film di Peter Jackson ha avuto ragione alla distanza e la sua vita commerciale ha avuto grandi soddisfazioni dal panorama worldwide: l'adattamento tolkieniano ha ancora qualche possibilità di arrivare al miliardo di dollari e ha scongiurato il timore iniziale di scivolare in un grande flop produttivo. Lincoln si gode la sua nona settimana tra i primi dieci film e ormai ha centrato anche i centocinquanta milioni: il biopic di Steven Spielberg potrebbe regalare qualche altra sorpresa non appena le nomination per l'Oscar verranno rivelate. Zero Dark Thirty non ha ancora ottenuto la fiducia dei distributori ma ha fatto segnare di nuovo la media per sala più alta: l'action di Kathryn Bigelow resta confinato in sessanta cinema ma ha già messo da parte quattro milioni e mezzo.

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