Box Office USA 26 dicembre 2012

lo hobbit
The Hobbit
ha mantenuto il primato ma il suo rendimento è ancora inferiore alle aspettative: il week-end a ridosso del Natale lo ha spinto fino a centocinquanta milioni di dollari ma i suoi numeri sono lontani da quelli della vecchia trilogia di The Lord of the Rings. Il mancato traino dell'adattamento tolkieniano ha pesato anche su Jack Reacher, che ha fallito la scalata al primo posto: Tom Cruise non ha ripetuto l'exploit di Ghost Protocol e il suo nuovo action ha debutatto con appena quindici milioni.

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Il week-end a ridosso del Natale ha dato ragione alla previsioni a ribasso e il mercato americano ha subito una brusca frenata proprio quando i record del 2012 ormai erano in dirittura d'arrivo. The Hobbit ha tenuto il suo primato ma ha perso terreno e non ha tratto vantaggio dalla tradizionale longevità delle uscite festive. Il film di Peter Jackson ha raccolto altri trentasei milioni di dollari ed è salito fino toccare i centocinquanta milioni complessivi: il successo dell'operazione non è in pericolo ma il nuovo adattamento tolkieniano è lontanissimo da tutti i numeri della vecchia trilogia di The Lord of the Rings. Le avventure del giovane Bilbo Baggins possono vantare un bottino internazionale di quattrocentotrenta milioni ma nemmeno le confortanti notizie worldwide attenuano la sensazione che The Hobbit abbia leggermente deluso le aspettative: le proiezioni sul suo finale spaziano intorno ai duecentocinquanta milioni. Il fantasy doveva dominare il mercato ma nessuno ha saputo approfittare del suo piccolo sbandamento e Tom Cruise ha fallito la scalata al vertice. La distribuzione di Jack Reacher era attesa soprattutto dopo il sorprendente exploit di Ghost Protocol ma il nuovo action del divo americano non ha seguito lo stesso percorso del quarto capitolo di Mission: Impossible. Il budget da sessanta milioni è al sicuro ma il suo ritrovato stato di grazia si è esaurito troppo presto e il film farà fatica ad arrampicarsi fino ai cento milioni. La commedia non ha offerto il supporto adeguato e This Is 40 e The Guilt Trip hanno aperto nell'anonimato. Le produzioni di Judd Apatow hanno ancora molto seguito ma le sue escursioni come regista hanno perso il favore del pubblico e This Is 40 è il suo esordio peggiore. La nuova collaborazione con la musa Leslie Mann è destinata ad arenarsi sui cinquanta milioni e i suoi capitomboli sono così insoliti che fanno sempre notizia. Lo strano team-up tra Seth Rogen e Barbra Streisand è andato persino peggio e i cinque milioni del debutto lo condannano ad una vita commerciale molto breve: il nome di Anne Fletcher ha subito il primo intoppo dopo le ottime credenziali di 27 Dresses e The Proposal… La Dreamworks continua a forzare la permanenza di Rise of the Guardians e il suo kolossal d'animazione è faticosamente arrivato fino a ottanta milioni di dollari: il suo sforzo è lodevole ma l'obbiettivo dei cento è ancora lontano e la risposta del pubblico non si è mai dimostrata all'altezza dell'investimento.

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