Box Office USA – il commento

The Beauty and the Beast della Disney ha debuttato con la cifra imponente di centosettanta milioni di dollari. Il 2017 ha atteso tanto ma finalmente ha trovato il suo primo dominatore del mercato

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Il mercato aspettava un esordio come quello di The Beauty and the Beast sin dall’inizio dell’anno e alla fine la nuova proposta della Disney ha fatto il suo dovere. L’adattamento live-action del grande classico d’animazione ha aperto con più di centosettanta milioni di dollari e ha costretto ad un aggiornamento del libro dei record. Lo studio ha piazzato il sesto migliore debutto di tutti i tempi e il più sostanzioso in assoluto per quello che riguarda il mese di marzo. Di conseguenza, la Disney ha festeggiato il picco economico di un percorso produttivo che era iniziato con le incertezze di Maleficent del 2014 ed era continuato in crescendo fino a The Jungle Book del 2016. La versione in carne ed ossa di The Sleeping Beauty con Angelina Jolie aveva chiuso con duecentoquaranta milioni mentre quella del libro di Rudyard Kipling era arrivata fino a trecentosessanta milioni. In mezzo c’erano stati anche i duecento milioni di Cinderella del 2015 e il continuo incremento delle entrate solleciterà sicuramente la Disney ha proseguire l’aggiornamento in CGI di tutto il suo repertorio… The Beauty and the Beast ha messo insieme quattrocento milioni worldwide in pochi giorni e con questo passo si è garantito non solo il raddoppio sulle spese ma anche la prima tessera del 2017 nel club dei film da un miliardo di dollari. Ovviamente, la lotta per il primato non ha avuto storia e Kong: Skull Island ha lasciato la vetta della classifica senza opporre resistenza ma anche con l’obbiettivo minimo dei cento milioni in tasca. Logan aveva faticato quasi un mese per diventare il film più ricco dell’anno ma un totale da centottanta milioni gli permetterà di ricoprire questa carica soltanto per pochi giorni. La nuova versione del gorilla gigante della Warner ha dato segnali contrastanti e ha incassato meno di Godzilla di Gareth Edwards. Il film dovrebbe fermarsi intorno ai centosessanta milioni e su scala globale dovrebbe sfruttare il mercato cinese per arrivare ai quattrocento milioni. La cifra è decente e ha allontanato lo spettro del flop ma lo studio si aspetta sicuramente di più dalla sua risorsa del monster-movie. Logan sta chiudendo i suoi conti e i rendimenti per l’ultimo capitolo del mutante della Fox sono sempre più soddisfacenti. L’addio di Hugh Jackman al suo eroe più popolare ha ipotecato la quota dei duecento milioni che era sfuggita agli altri episodi della serie e sulla scena internazionale punta forte ai settecento milioni. L’incremento delle entrate è stato ottenuto a fronte di una riduzione delle spese e l’operazione commerciale intorno al film di James Mangold è stata perfetta. Tuttavia, il capolavoro in termini di profitto lo ha fatto la Universal con i probabili centocinquanta milioni di Get Out di Jordan Peele. Un bottino del genere è insolito per un horror e arriva dopo l’analogo exploit invernale di Split di Night M. Shyamalan. L’investimento per entrambi i titoli è stato di quindici milioni mentre nelle tasche dello studio sono piovuti circa trecento milioni…

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