Box Office USA – Il commento

The Boss Baby resiste in vetta ma The Beauty and the Beast è l’unico titolo della primavera a non avere spine. The Fate and the Furious raccoglierà un testimone vicino al mezzo miliardo di dollari

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Il mercato sta per archiviare il trionfo da quattrocentocinquanta milioni di dollari di The Beauty and the Beast e aspetta con trepidazione l’esordio di The Fate and the Furious. L’ottavo capitolo delle avventure di Dominic Toretto deve confermarsi dopo quattro debutti in crescita dai settanta milioni di Fast and Furious del 2009 ai centoquarantacinque milioni di Furious 7 del 2015. Nel frattempo, il week-end ha vissuto un altro finale al fotofinish tra The Boss Baby e il recordmaker della Disney. Il film d’animazione della Dreamworks l’ha spuntata con ventisei milioni ed ha ipotecato la quota minima dei cento milioni. Lo studio ha esorcizzato il pericolo del flop che ha accompagnato molte delle sue produzioni recenti e ha rafforzato le sue nuove cifre standard. Il percorso del titolo è molto simile a quello di Home del 2015 e presumibilmente chiuderà poco sopra ai centocinquanta milioni. Le entrate internazionali sono ancora parziali ma le notizie dal Regno Unito e dalla Francia sono  in linea con quelle americane. Comunque, The Boss Baby ha rintuzzato l’attacco di Smurfs: The Lost Village ed ha evitato che la sua fetta degli spettatori di riferimento venisse intaccata. Il terzo film ispirato alle creature blu di Peyo ha aperto al quarto posto con appena quindici milioni e dovrebbe ripetere il risultato sui settanta milioni del secondo titolo. Il budget è stato contenuto e i rendimenti all’estero hanno garantito un profitto ma le aspettative su un nuovo franchise di successo si sono notevolmente raffreddate da quando The Smurfs aveva sfiorato i centocinquanta milioni di dollari nel 2011. La Lionsgate coltivava delle ambizioni simili quando ha lanciato Power Rangers ma la risposta del pubblico di casa è stata tiepida e ha compromesso la soglia dei cento milioni. Il lancio sulla piazza asiatica potrebbe rinforzare il suo cumulativo ma ormai è difficile garantire la sopravvivenza del marchio. Ghost in the Shell ha iniziato a raccogliere qualcosa in Cina e aspetta un riscontro dalla madrepatria giapponese ma centotrenta milioni in tutto il mondo hanno allontanato il pensiero di un sequel. La primavera non ha avuto spine soltanto per The Beauty and the Beast e la scelta di adattare in live-action il repertorio d’animazione della Disney ha finalmente rotto gli indugi dopo le prime risposte contraddittorie di Maleficent e di Cinderella. Il film ha messo il bottino da mezzo miliardo nel mirino e sta arrivando a braccia alzate verso il traguardo del miliardo di dollari worldwide. Lo studio lascerà la ribalta a The Fate and the Furious e alla Universal solo temporaneamente perché è già pronta a piazzare un altro pezzo da novanta con Guardians of the Galaxy Vol. 2. La sensazione è che anche il 2017 trascorrerà sotto il suo dominio…

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