Breathe – Fino all’ultimo respiro, di Stefon Bristol
In un futuro distopico, sul pianeta Terra manca l’ossigeno, si vive in bunker sottoterra ed è possibile uscire in esplorazione solo con una tenuta speciale. Cinema fatto di poche idee e pure confuse

In un futuro distopico, sul pianeta Terra manca l’ossigeno. Si vive in bunker sottoterra ed è possibile uscire in esplorazione all’aperto soltanto con un particolare equipaggiamento creato da Darius (Common), marito di Maya (Jennifer Hudson) e padre di Zora (Quvenzhané Wallis). Le due verranno raggirate da una misteriosa coppia (Milla Jovovich e Sam Worthington) che dice di aver conosciuto Darius, da tempo scomparso, ma la coppia si rivelerà tutt’altro che amichevole e dopo essere stata accolta nel rifugio si avvierà una vera e propria lotta per la sopravvivenza. Breathe – Fino all’ultimo respiro certamente mette tanta buona volontà nel cercare di assorbirci e risucchiarci in una atmosfera futuribile, ma la sensazione che lascia al nostro sguardo è di rivivere un mondo attraverso il cinema con gli occhiali da sole. Non è propriamente un genere, ovviamente, è piuttosto la rappresentazione di uno stato d’animo, che sente quanto sia disorientante e debole la messinscena, schermata semplicemente da lenti a specchio calati su occhi ingenuamente increduli.
Il regista Stefon Bristol avrebbe voluto magari farci perdere in una ragnatela, un labirinto della thriller e della fantascienza, in un’isola misteriosa, una galleria degli specchi. In quell’ocra di esterni fantasmatici, fatti di macerie, distese metropolitane abbandonate, deserti della mente, non c’è mai quella potenza delle immagini che potrebbe catturarti e lasciarti ostaggio della visionarietà. Tutto resta in superficie, come i corpi in cerca di un’ora d’aria, in cerca di un posto per poter rinascere e tornare a vivere. Tutto si infrange contro il desiderio di raccontare una storia forte, del prossimo futuro, più prossimo di quanto si possa pensare, perché in fondo ciò che manca è proprio il desiderio di perseguire un fuoco d’artificio di effetti speciali, apparizioni, visioni, allucinazioni, sogni psichedelici, scene surreali, per un cinema quasi “in acido”. Parole, solo parole, l’assenza di ossigeno e il cromatismo dominante sono inesorabilmente sintomi modaioli, che si consumano rapidamente nella sfilata dei buoni propositi priva di un’anima sfrenata.
Titolo originale: Breathe
Regia: Stefon Bristol
Interpreti: Jennifer Hudson, Milla Jovovich, Quvenzhané Wallis, Common, Sam Worthington, James Saito, Raul Castillo, Dan Martin
Distribuzione: 01 Distribution
Durata: 93’
Origine: USA, 2024