Buon 2013 da Sentieri Selvaggi!
Il cinema deve replicare il suo incanto, come la palla di Times Square il 31 dicembre. Incepparsi, tentennare, come in Capodanno a New York, sarebbe come venir meno alla propria missione di amore, vita e speranza. Se qualcosa non va, si può sempre inventare un personaggio che rimetta le cose a posto. Un Kominsky, Hector Elizondo, perenne deus ex machina di Marshall, che mandi avanti lo spettacolo. E allora Sentieri Selvaggi augura a tutti ai lettori di incrociare un Hector Elizondo personale in questo inizio di 2013 che saluta l'anno vecchio…
Scriveva Aldo Spiniello riguardo allo squisito film di Garry Marshall Capodanno a New York: "Il mondo brucia e fa male, ma a New York, a Capodanno, il travaglio di un parto dura lo spazio di un respiro e tutte le crisi si risolvono nel giro di una notte, o meglio nel batter d’occhi di una scena o di un frame. E tener fuori la crisi vuol dire imporre l’urgenza di perfezione del racconto e della macchina spettacolare, oltre le crepe e le falle della storia, grande o piccola che sia. Sì, il cinema deve replicare il suo incanto, come la palla di Times Square. Incepparsi, tentennare, sarebbe come venir meno alla propria missione di amore, vita e speranza. Se qualcosa non va, si può sempre inventare un personaggio che rimetta le cose a posto. Un Kominsky, Hector Elizondo, perenne deus ex machina di Marshall, che mandi avanti lo spettacolo e, finalmente, dopo tanti ruoli da comprimario, venga a prendersi la ricompensa che gli spetta. Essere il padrone del tempo. E affermare, per una volta ancora, l’idea sogno di Truffaut. I film vanno avanti come treni, capisci, come treni nella notte. Specialmente a Capodanno."
E allora Sentieri Selvaggi augura a tutti ai lettori di incrociare un Hector Elizondo personale in questo inizio di 2013 che saluta l'anno vecchio, mentre Lea Michele proprio dalla pellicola di Marshall intona l'immortale Auld Lang Syne…