“Buongiorno papà”, di Edoardo Leo

L’aspetto più interessante del film, oltre i suoi interpreti, è la capacità di costituire un’opera ben amalgamata, compatta, pronta ad unire tutti i fili della commedia nostrana. Non ci sono siparietti comici e agrodolci sfilacciati, separati dal resto, ma una sincera e riuscita sinergia tra caratterizzazioni, narrazione e lavoro sull’immagine.

Bozzetto comico riuscito, grazie probabilmente anche al soggetto di Massimiliano Bruno (Nessuno mi può giudicare, Viva l’Italia). In più bisognerebbe aprire un discorso a parte su Raoul Bova. Attore ormai completamente calato in ruoli in cui sembra dover fare i conti con i suoi trascorsi e con la necessità di crescita professionale e umana. Come fosse beatificato, dopo Francesco, quindi sempre più disponibile a spogliarsi della sua aurea di interprete monocorde, incastonato in passato come una pietra preziosa senza cuore. L’aspetto più interessante del film, oltre i suoi interpreti, è tra l’altro la capacità di costituire un’opera ben amalgamata, compatta, pronta ad unire tutti i fili della commedia nostrana, con tutti i suoi cliché moderni. Non ci sono siparietti comici e agrodolci sfilacciati, separati dal resto, ma una sincera e riuscita sinergia tra caratterizzazioni, narrazione e lavoro sull’immagine. Anche se, in fondo, rimandare all’infinito l’età adulta è la prerogativa dei nostri giorni, come quella del nostro cinema di mutuare la propria creatività dal piccolo schermo, ridimensionando le storie, ripopolando il grande schermo di volti noti sul piccolo. Parafrasando Massimo Troisi: la televisione non è di chi la fa, ma è di chi serve. Ma questa sarebbe tutta un’altra storia.
Regia: Edoardo Leo
Interpreti: Raoul Bova, Marco Giallini, Edoardo Leo, Nicole Grimaudo, Rosabell Laurenti Sellers, Mattia Sbragia, Paola Tiziana Cruciani, Ninni Bruschetta
Origine: Italia, 2013
Distribuzione: Medusa
Durata: 109'