Busto Arsizio Film Festival 2025 – Tutti i premi
Il Premio Progetto e Posa alla Miglior opera prima internazionale va a Fogo do vento di Marta Mateus, mentre il Premio Tavolo Unico Miglior Opera Prima italiana va a Ciao Bambino di Edgardo Pistone

Vento do fogo
La 23° edizione del BAFF – B.A. Film Festival, che si è tenuto a Busto Arsizio dal 29 marzo al 5 aprile, si è concluso con l’annuncio dei vincitori del 2025.
Per l’edizione 2025 sono state aggiunte due sezioni competitive alla rassegna, con un concorso internazionale che ha dato visibilità a cinque esordi provenienti da tutto il mondo ed un concorso italiano con opere prime. I premi sono stati assegnati da due testate giornalistiche: Cineforum diretta da Emanuela Martini per il concorso italiano e Sentieri Selvaggi diretta da Sergio Sozzo per il concorso internazionale. La giuria giovani, formata dagli studenti, ha invece scelto il film preferito indistintamente tra i due concorsi.
Di seguito tutti i premi assegnati.
Il Premio Progetto e Posa – Miglior opera prima internazionale va a Fogo do vento di Marta Mateus, premiato per la sua natura astratta e sospesa tra passato presente e futuro. Il film racconta di Soraia, la quale lavora alla raccolta delle uve e che, a causa di un incidente, si ferisce proprio durante una giornata di lavoro. Il taglio la condurrà a contatto con un rituale ancestrale.
La regista ringrazia la giuria lasciando un messaggio: “Viva la lunga notte dei proletari! Viva i disertori della guerra il popolo della pace. Viva le mattine che cantano. Grazie mille fratelli italiani!“
La Menzione Speciale Locman all’opera prima internazionale va invece a Eephus di Carson Lund, un film dallo spirito libero, che celebra l’ultima partita di baseball di una piccola squadra dilettantisca del New England prima della demolizione del loro stadio. Il film è stato premiato per lo spirito libero e indipendente con cui Carson Lund racconta una comunità unita e cristallizzata in uno spazio-tempo che, come scrive la giuria nella motivazione al premio “vorremmo durasse per sempre”.
La Menzione Speciale Locman all’opera prima italiana è andata invece a L’incidente di Giuseppe Garau, un film non lineare nella struttura narrativa e dal piglio sperimentale. Marcella è una madre dal cuore tenero che sta vivendo una separazione e, dopo essere stata licenziata compra un carro attrezzi e s’immerge in un mondo cinico e aggressivo. La giuria premia il film per il coraggio di trattare di un ambiente tanto ostile e “per la sua adesione a un problema scottante del nostro presente”.
Il Premio Tavolo Unico – Miglior Opera Prima italiana va invece a Ciao Bambino di Edgardo Pistone, che tratta di un giovane ragazzo che s’innamora di una prostituta. Le cose si complicheranno quando suo padre esce dal carcere. La giuria premia il film per “la capacità di astrarsi dal contesto specifico e perciò di raccontare una storia universale attraverso l’uso della fotografia in bianco e nero.”
Il Premio Città di Busto Arsizio – Giuria giovani alla miglior opera prima va a Diciannove di Giovanni Tortorici, “per la sua capacità di padroneggiare diversi linguaggi in maniera originale e contemporanea”. Inoltre la Giuria Giovani ha premiato il regista per le tematiche del film, incentrato sulla ricerca identitaria e il costante confronto con l’altro, problematiche nelle quali hanno potuto ritrovarsi. Il film ha per protagonista il diciannovenne Leonardo Gravina, che lascia Palermo per Londra, per poi trasferirsi a Siena per studiare Letteratura.
Menzione Speciale assegnata dalla Giuria Giovani a L’incidente” di Giuseppe Garau, “per l’audacia di trasformare i limiti produttivi del film in punti di forza a favore di linguaggio e forma.” Inoltre i tecnicismi utilizzati come il fuori campo ed i toni grotteschi, “sono stati elementi determinanti per la riuscita del film”.