"Bye-Bye Blackbird" vince il 31° Valdarno Cinema Fedic

Il cortometraggio diretto da Gaia Bonsignore

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bye bye blackbirdNel segno di Marino Borgogni, storico fondatore del Festival venuto a mancare nel novembre 2012, si è conclusa sabato 28 settembre al Cinema Masaccio di San Giovanni Valdarno la 31esima edizione di Valdarno Cinema Fedic, una fra le più antiche rassegne italiane dedicate al cinema indipendente.

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Molte le novità quest’anno, prima fra tutte l’inedita collocazione settembrina, dovuta alla scomparsa del suo Presidente; e poi l’inserimento nella direzione artistica del critico cinematografico Simone Emiliani a fianco di Francesco Calogero, impegnato durante la preparazione del Festival nelle riprese del film “Seconda primavera”, di cui è stata proiettata in anteprima una scena, protagonista l’attrice fiorentina Desirée Noferini, madrina della cerimonia di premiazione.

Il Premio Marzocco per la migliore opera in assoluto è andato a Bye-Bye Blackbird di Gaia Bonsignore, giovane regista aretina formatasi professionalmente negli Stati Uniti. La Giuria formata da Italo Moscati, Angelo Orlando e Chiara Bruno ha tributato all’unanimità il Premio – da quest’anno intitolato a Marino Borgogni – sottolineando l’originalità di una storia in cui si mescola realtà con invenzione poetica.

 Il Premio Speciale della Giuria per il miglior lungometraggio è andato a Slot – le intermittenti luci di Franco di Dario Albertini, che ha anche vinto il Premio per il miglior film prodotto da un autore Fedic (la storica Federazione Italiana dei Cineclub).

Il Premio Speciale della Giuria per il miglior cortometraggio è stato attribuito a Dreaming Apecar di Dario Samuele Leone, mentre a vincere il Premio Luciano Becattini per un documentario di particolare rilevanza espressiva è stato The Silent Chaos di Antonio Spanò.

All’interno del palmarès premiate anche le interpretazioni di Stefano Ambrogi per il film Le tette di una diciottenne di Luca Gennari e la giovanissima Eleonora Costanzo per il film Ammore di Paolo Sassanelli.

Ospiti della serata anche i registi Silvio Soldini, che aveva già ritirato venerdì sera il Premio Marzocco alla carriera, e Matteo Oleotto, recente vincitore con Zoran, il mio nipote scemo del Premio Fedic per il miglior film italiano all’ultimo Festival di Venezia.

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