"Calendar Girls", di Nigel Cole

La leggerezza di tocco in alcuni frangenti si trasforma in superficialità di fondo. La potenziale ostilità morale è appena abbozzata e per certi versi agevolmente addomesticata.

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Da L'erba di Grace ai girasoli di John Baker. Il regista Nigel Cole tratta di donne e di natura. I girasoli seguono il sole, catturano la luce con un occhio solo. Sono radiosi all'ultimo stadio, come queste donne che decidono di posare nude per beneficenza. Chris (Helen Mirren) ed Annie (Julie Walters), moglie di John, decidono di fare il grande passo per una giusta causa: devolvere il ricavato alla ricerca sulla leucemia. Per la verità in partenza speravano quantomeno di raggiungere la somma sufficiente per acquistare un divano per l'ospedale. Coinvolgendo altre amiche del Women's Institute, secolare associazione di mutuo soccorso inglese, e un fotografo amatoriale, il calendario trova il giusto habitat tra le mura domestiche, tra un lavoro ad uncinetto e le focacce di ribes. Commedia agrodolce sull'imbarazzo di nudi corpi maturi e sulla sdrammatizzazione di punte sentimentaliste acute. Un dosaggio scritturale magistralmente orchestrato copre le fattezze e le ridondanze del materiale scenico. Ponderato, il film è prigioniero della stessa realtà precostituita: divertente ma mai provocatorio. Non provoca perchè in realtà le attrici sono vere star del cinema, non le protagoniste della reale storia. Persone comuni hanno lasciato cadere i veli e il timore misto a un senso di liberazione le avrà travolte. Tutto questo traspare nel film, ma solo per qualche istante perchè l'intreccio batte altre strade. La leggerezza di tocco in alcuni frangenti si trasforma in superficialità di fondo. La potenziale ostilità morale è appena abbozzata e per certi versi agevolmente addomesticata. Il film ha fretta perchè il calendario si faccia al più presto: bisogna spostare la location velocemente dalle valli dello Yorkshire al glamour artificiale di Los Angeles. Il successo è alle porte, Hollywood aspetta di fagocitare un altro bel bocconcino. Los Angeles è un'accozzaglia di edifici temporanei, lo Yorkshire è il luogo eterno. La morale è: non piazzate neanche una panchina  in uno dei posti più belli del mondo. Los Angeles modifica drasticamente l'aspetto generale del film: dai toni di luce morbidi delle terre londinesi al sole abbagliante della California, ad un taglio più duro e aggressivo. Chris e Annie si compensano e sono la chiave di lettura pertinente all'intera vicenda: la vulnerabilità della seconda ammorbidisce la prima, mentre il malizioso senso dell'umorismo di Chris vivacizza Annie.

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Titolo originale: Calendar Girls
Regia: Nigel Cole
Sceneggiatura: Juliette Towhide, Tim Firth
Fotografia: Ashley Rowe
Montaggio: Michael Parker
Musica: Patrick Doyle
Scenografia: Martin Childs
Costumi: Frances Tempest
Interpreti: Helen Mirren (Chris), Julie Walters (Annie), Penelope Wilton (Ruth), Annette Crosbie (Jessie), Celia Imrie (Celia), Linda Bassett (Cora), Georgie Glen (Kathy), Angela Curran (May), Rosalind March (Trudy)
Produzione: Harbour Pictures, Buena Vista International (UK)
Distribuzione: Buena Vista International Italia
Origine: Gran Bretagna, 2003
Durata: 110'

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