Cancellato da Assisi “Primo piano sull’autore”. Ne parliamo con Franco Mariotti

Dopo 34 anni la rassegna lascia la storica ambientazione d’Assisi per divergenze con il sindaco e l’assessore alla Cultura e al Turismo Eugenio Guarducci. Le parole del Direttore Artistico

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Primo piano sull’autore – Rassegna del cinema italiano ha purtroppo abbandonato lo storico sito di Assisi. Dopo ben 34 anni di appuntamenti annuali, la rassegna che ha ospitato personaggi illustri dell’ambiente non solo cinematografico ma culturale, è stata cancellata a causa di divergenze di opinioni tra il direttore artistico Franco Mariotti e l’Assessore alla Cultura e al Turismo Eugenio Guarducci, appartenente alla nuova giunta comunale. La rassegna ha ospitato alcune delle più importanti figure del cinema italiano, realizzando anche delle monografie a loro dedicate.

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Dicono addio ad Assisi anche due percorsi portati avanti negl’anni come il Premio Domenico Meccoli: Scriveredicinema, alla 24° edizione e la rassegna collaterale Dove va il cinema italiano? Oltre la commedia, le nuove proposte.

Abbiamo raggiunto telefonicamente il Direttore artistico Franco Mariotti

francesco-rosi-primo-piano-sullautoreillustrarci meglio cosa si intende per divergenze artistiche?”

Né il sindaco né l’assessore hanno ritenuto che la rassegna potesse continuare. Non hanno realizzato l’unicità del nostro format. Il nuovo assessore ha un’idea della cultura del tutto sua, come se il mondo potesse davvero ruotargli attorno. Sta effettivamente rivoluzionando tutto un sistema, che negli anni ha dato notevoli profitti.

Cosa riguardava secondo lei la rassegna?

La rassegna interessava i giovani, il restauro, avanguardie come Netflix, insomma tutte iniziative inerenti al cinema che hanno effettivamente attratto nel corso del tempo moltissime persone.

Come funzionava l’iter per avviare la rassegna?

senza-titolo-199Per avviarla si presentava domanda al Ministero della Cultura, con una base di finanziamento e chiaramente un nome, il personaggio che avremmo ospitato. Non ci è mai accaduto che l’invitato abbia declinato l’offerta. Abbiamo ospitato persone che si sono raccontate, con aneddoti di ogni genere, donandosi, sviscerandosi per il piacere anche di un’iniziativa unica nel suo genere. Ricordo ad esempio quando furono ospiti i Comencini con il loro racconto “Nascondendo le pellicole in un pollaio“. Non è per forza detto che festival, come quello di Venezia si comporti sempre nel modo giusto. Ci sono andato proprio quest’anno e mi è sembrato assurdo ad esempio che si assegnasse un premio per il miglior restauro.

Ha già qualche idea su dove situare la rassegna?

Vorrei che il progetto rimanesse nella regione Umbria così da non perdere la partnership con l’Università. La notizia ci è piovuta addosso 48 ore fa. Grazie anche all’aiuto di mia moglie, stiamo cercando di muoverci al meglio. Un’altra sede sicuramente si troverà.

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