CANNES 61 – ''Sono sempre piu' convinto che la fiction e il documentario insieme sia la sola maniera per raccontare le mie storie''. Incontro con Jia ZhangKe

jia zhangkeIl regista cinese dei bellissimi Platform, The World, Dong, Still Life, Useless, si presenta in Concorso a Cannes con 24 City, dopo aver rappresentato la scoperta folgorante degli ultimi anni di Venezia e del suo direttore Marco Muller. 24 City e’ ancora una volta il presagio del cambiamento attraverso il cinema che piu’ sa fare: sospende, “epochizza” spazio e tempo, non da’ tempo al tempo, custodisce la distanza tra finzione e realta’ e l’evento si fa istante interminabile, sempre in transito, ancora di passaggio.

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jia zhangkeTutti i suoi film sono stati mostrati ai grandi festival. Non ha la sensazione di essere diventato una garanzia di riuscita per gli stessi?
Non lo so veramente se sono diventato una figura imprescindibile per queste grandi eventi. E’ vero pero’ che Cannes e Venezia sono adesso diventati per me importanti trampolini di lancio per lanciare i miei film.
 
Come e’ nato il progetto di 24 City?
Sono sempre stato affascinato dal tema che riguarda l’economia del mio Paese passata dalla pianificazione comunista a quella di mercato. Quando ho trovato la fabbrica del film nella citta’ di Chengdu ho subito pensato di aver trovato un simbolo della storia contemporanea cinese: un simbolo del passaggio dal vecchio sistema a quello piu’ evoluto dei nostri giorni.
 
Perche’ ha scelto di inserire degli elementi di fiction nel lavoro piu’ prettamente documentaristico?
Ho incontrato piu’ di un centinaio di operai e non volevo privarmi di tutto il materiale raccolto. Di colpo la fiction mi e’ apparsa come il miglior mezzo per gestire tutto il lavoro di raccolta materiale. Comunque, a parte questo, sono sempre convinto che il mio modo di concepire il cinema non puo’ prescindere dalla commistione di fiction e realta’.
 
Prossimi progetti?

Sto lavorando su due film che affronteranno la storia contemporanea cinese. Il primo si svolge nel 1949 e l’altro all’inizio del XX  secolo. Dovrei cominciare a girare all’inizio del 2009.

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