CANNES 63 – "Evitate la vecchiaia". Incontro con Woody Allen
Due anni dopo Vicky Cristina Barcelona, Woody Allen torna sulla Croisette, ancora una volta fuori concorso, con You Will Meet a Tall Dark Stranger. Una commedia dai risvolti amari, ambientata di nuovo a Londra
Il suo cinema col tempo sembra sempre più pessimista. E questo film non fa eccezione. Condanna all’infelicità quasi tutti i personaggi.
Magari potessi arrivare a cento anni, con una forma invidiabile come quella di de Oliveira. Ma la verità è che sono contrario alla morte. Invecchiare non è affatto vantaggioso, con tutte le malattie, i disturbi di digestione, ecc… E per di più, intorno si fa un gran mercato. E non è vero che si diventa più intelligenti e più generosi. Consiglio a tutti di evitarla, se possibile. Il personaggio ai Alfie (Anthony Hopkins) non è poi così vecchio. Si ritrova semplicemente in quella età in cui ci si rende conto di non essere immortali e fa di tutto per evitare il peso di questi pensieri
E’ un regista straordinario, che riesce a creare un’atmosfera elettrica sul set. Hai la sensazione che possa accadere qualsiasi cosa. Inoltre ti affida completamente la responsabilità del tuo personaggio, lasciandoti la libertà di interpretarlo come meglio credi. E, poi, la cosa più importante, è una persona estremamente umile. Quando mi ha proposto il ruolo, mi ha inviato una lettera, su cui era scritto: “Forse ti ricorderai di me dai tempi delle riprese di Melinda e Melinda: io ero il regista”.