CANNES 64 – "La scrittrice e la cineasta lavorano con la stessa materia". Incontro con Julia Leigh
La regista e l'attrice protagonista Emily Browning hanno presentato Sleeping Beauty, opera prima in concorso fortemente sponsorizzata da Jane Campion. Si è parlato del personaggio di Lucy, del suo esseree senza limiti senza però per questo sentirsi vittima, del rapporto tra scrittura letteraria e cinematografico e dello sguardo maschile sospeso tra l'essere testimone e il voyerismo
L'australiana Julia Leigh ha uno sponsor d'eccezione: Jane Campion. E a Cannes, con Sleeping Beauty, sua opera prima che concorre anche alla Camera d'Or, è in competizione a fianco di nomi come Terrence Malick, Pedro Almodovar, Nanni Moretti, i fratelli Dardenne, Aki Kaurismaki e Lars von Trier. Protagonista del film è invece Emily Browning, straordinaria protagonista di Sucker Punch di Zack Snyder. Entrambe sono presenti al festival per presentare il film.
Si potrebbe proprio cominciare con il suo rapporto con Jane Campion
Le ho fatto già delle domande prima di iniziare le riprese e l'ho chiamata molto spesso per dei consigli di carattere tecnico. Devo dire che sono stata fortunata ad avere a che fare con lei perché è sempre stata molto disponibile a poi mi ha aiutata anche in fase di montaggio.
Lei è una scrittrice che è tata tradotta anche all'estero in più lingue. Nel metodo, che differenza ha trovato tra la scrittura letteraria e quella cinematografica?
Non è stata una scelta difficile. La storia mi è già venuta in forma cinematografica. La scrittrice e la cineasta lavorano con la stessa materia, quella dei personaggi complessi. Poi con un romanzo e un lungometraggio si lavora sulla nozione di tema e sulla durata. In questo film poi non si sa quello che accade. In questo senso c'è molta suspense.
Cosa voleva esplorare con questo film?
E' una domanda comprensibile ma è complicato spiegare il significato di questo film visto che poi una parte dell'esistenza, le emozioni, le tensioni vissute sono solo racchiuse soltanto nelle centinaia di frasi del film
E a proposito dello sguardo maschile come pensa che il pubblico possa reagire?
In effetti su questa domanda si potrebbe sottolineare anche la differenza tra essere 'voyeur' ed essere testimone. Forse il pubblico è più testimone che voyeur. Parallelamente spero che gli spettatori possano reagire in maniera viscerale partecipare al film, permettergli di accendere la loro immaginazione e poi chiedersi dopo cosa sta accadendo. Amo infatti i film che restano dentro di me.
Ci descriva la figura di Lucy
Lucy è un personaggio senza limiti, pieno di giovinezza, intelligente sotto una forma radicale. Turba le conenzioni normali ma sa destreggiarsi in queste situazioni
Anche la protagonista Emily Browning ha parlato del suo personaggio
Lucy, per me, non è del tutto vittima ma accetta quello che accade
Cosa l'ha spinta ad accettare questo film
Ho detto subito di si. Sono rimasta molto colpita quando ho letto la sceneggiatura che mi ha profondamente toccata. Vivo a Melbourne e abbiamo girato a Sidney dove non ho molti amici. Questo, durante la lavorazione, ha fatto in modo che si vivesse in una condizione di isolamento e ciò mi ha permesso di avvicinarmi al personaggio.