CANNES 65 – SentieriSelvaggi intervista APICHATPONG WEERASETHAKUL
APICHATPONG WEERASETHAKUL, a Cannes 65 con Mekong Hotel, a colloquio con Aldo Spiniello e Sergio Sozzo. Una conversazione sul tempo, sui fantasmi, sulla realtà: "Il cinema è come un fantasma, non esiste nel presente, è solo l’ombra di quello che accade. E’ catturare il passato. Bisogna distruggere l’idea di cinema come istituzione, oggetto reale. La realtà non esiste. E' tutto nel punto di vista. E il cinema, questa cosa piccola e poco importante, è lo strumento più ovvio per svelare l'illusione"
APICHATPONG WEERASETHAKUL, a Cannes 65 con Mekong Hotel, a colloquio con Aldo Spiniello e Sergio Sozzo a bordo della barca di Arté attraccata sulla Croisette.
Una conversazione sul tempo, sui fantasmi, sulla realtà: "Il cinema è come un fantasma, non esiste nel presente, è solo l’ombra di quello che accade. E’ catturare il passato. Non esiste ma in contemporanea è qualcosa di molto solido, perché cattura sull’obiettivo tutto ciò che è morto.
Bisogna distruggere l’idea di cinema come istituzione, oggetto reale, per sperimentarne il potere, la benedizione, cercando di catturare il processo stesso di creazione dell’illusione.
Il cinema è una cosa piccola, di così poca importanza. Ma a me interessa molto lavorare con questo strumento poco importante per riflettere su qualcosa di semplice e profondo allo stesso tempo: la vita è così piccola."