CANNES 67 – Incontro con Atom Egoyan e il cast di Captive

Presentato per la stampa questa mattina, in Concorso, il nuovo film di Atom Egoyan a pochi giorni dall'uscita italiana di Devil's Knot. Contrastante l'accoglienza per questo Captive, un po' di freddezza in sala, per un film che riporta il regista canadese alle sue atmosfere anni '90. Presenti in conferenza stampa anche gli attori Rosario Dawson, Ryan Reynolds, Kevin Duran e Scott Speedman

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Presentato per la stampa questa mattina, in Concorso, il nuovo film di Atom Egoyan a pochi giorni dall'uscita italiana di Devil's Knot. Contrastante l'accoglienza per questo Captive, un po' di freddezza in sala, per un film che riporta il regista canadese alle sue atmosfere anni '90. Presenti in conferenza stampa anche gli attori Rosario Dawson, Ryan Reynolds e Scott Speedman.

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Una domanda a tutti gli attori: come vi siete preparati a ruoli così forti e caratterizzati?

Reynolds: quando ho letto la sceneggiatura sapevo che c'erano molti casi nella realtà simili a quello del mio personaggio. Era una tragedia familiare, questo mi affascina, e mi affascina ancora di più il senso di speranza che queste persone hanno. I meccanismi di coppia si sono disintegrati dopo il rapimento, tutto questo è affascinante.

Dawson: attraveso la lettura di un libro che Atom ha dato a me e a Scott. un libro molto interessante che spiega l'impossibilità di un detective di proteggere tutti i bambini rapiti, è impossibile. Ed è importante che le persone capiscano la pericolosità della nostra realtà su internet per i nostri figli, perchè lì ci sono gli stessi pericoli del mondo esterno, gli stessi predatori. Insomma tutto questo è stato molto affascinante, ho parlato molto con Atom intorno ai concetti di abuso e di abuso sulle ragazze, sono entrata in profondo contatto col mio personaggio e ora nutro un profondissimo rispetto per le persone che fanno il mestiere di detective in casi del genere.

Duran: beh per me era difficile, ero abbastanza spaventato, il mio personaggio mi spaventa. Ma è stata una vera sfida portarlo sullo scermo.


Ryan qual'è stata la cosa più interessante del lavoro con Egoyan?

Un attore vuole lavorare con i grandi registi, a prescindere dal compenso o cose del genere. Lavorare con registi come Atom è una cosa molto eccitante, specie in questo caso, perchè mio fratello fa il lavoro che Rosario e Scott hanno nel film e ne ho parlato moltissimo con lui. Insomma ero totalmente dedito al progetto e a totale diposizione di Atom.

Atom i tuoi temi ricorrenti tornano anche qui…l'origine di questo film?

Egoyan: L'idea originaria del film si basa sul gran numero di ragazzi scomparsi in Canada, nella west coast, non lontano da dove abito. E quando passavo da quelle zone vedevo i famosi poster con le foto di ragazzi scomparsi. Ho cercato di avere un approccio al film diveso rispetto al passato, soffermandomi sui due genitori, sui due detective e sul rapitore e la ragazzina. Soffermandomi sulle intimità delle varie coppie nel film, sei personaggi e tre relazioni…e poi siamo in Canada, c'è la neve, un magnifico paesaggio, tutto questo ritorna è vero. Questa è la mia risposta.

Qui si conferma il tuo interesse per le tecnologie video, per i dispositivi, come hai trattato qui la tua ossessione rispetto ai film precedenti?

Ho parlato spesso di questo tema. In questo film era essenziale il tema del video e della videosorveglianza e in fondo non è stato difficile immaginare come nella realtà si presenta. L'idea è che alcune persone passano molto spesso il limite, vogliono vedere la sofferenza in video, è tutto molto estremo, eppure diventa così naturale in certe psicologie che questo film esamina.

Ryan ti interessava anche la parte del maniaco intepretata da Kevin Duran? Questo male insinuante.

Reynolds: Io credo che il ruolo di Kevin sia il più difficile in questo film. Credo sia stata una sfida grossa per un attore, ho letto molte sceneggiature che mi offrivano ruoli da "villain", ma per me Hollywood tende un po' a stereotipare i villain astraendoli dalla realtà. Credo invece che Kevin abbia fatto un enorme lavoro nel film per creare questo personaggio credibile.

Egoyan: il rapporto tra i personaggi di Kevin e di Bruce Greenwood è molto ambiguo e risulta spaventoso il solo pensiero che sia stato tutto organizzato per attirare in trappola Rosario. Rimane una cosa molto ambigua nel film.

Dawson: credo che abbiamo un idea un po' stereotipata di questi "mostri", pensiamo che si riconoscano subito per strada, che siano degli outsider e non degli uomini perfettamente integrati, con cui parliamo o viviamo vicino casa. L'idea stereotipata del male è così ovvia, ti fa sentire sicuro, qui invece è tutto molto diverso.

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