CANNES 67 – Incontro con Quentin Tarantino per il ventennale di Pulp Fiction

Gradita presenza del Festival di Cannes, una delle sue scoperte più illustri, Quentin Tarantino sbarca sulla Croisette per celebrare il ventennale della sua Palma d'Oro (Pulp Fiction, ovviamente) e per presentare la copia restaurata di Per un pugno di dollari di Sergio Leone che verrà proiettato dopo la cerimonia di chiusura del festival. La conferenza è stata ricchissima di riflessioni, come sempre con Quentin…

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Gradita presenza del Festival di Cannes, una delle sue scoperte più illustri, Quentin Tarantino sbarca sulla croisette per celebrare il ventennale della sua Palma d'Oro (Pulp Fiction, ovviamente) e per presentare la copia restaurata di Per un pugno di dollari di Sergio Leone che verrà proiettato dopo la cerimonia di chiusura del festival.

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Sei per due ragioni quindi, da quale partiamo?

Vorrei partire da Per un pugno di dollari. E' veramente una cosa speciale questa proiezione, perchè per me celebrare quel film e la nascita dello spaghetti western significa celebrare la nascita del "cinema d'azione di genere". Il modo di trattare il montaggio o la musica ad esempio, la nascita di questo film è la nascita dell'azione nel genere.


La seconda ragione è ovviamente Pulp Fiction, il ventennale della tua Palma d'Oro…

Il film verrà proiettato in 35 mm, non è una questione di girare o meno il tuo film in digitale o no, il fatto è che oggi molti film non sono proiettati in 35 mm e questo significa che la guerra è persa. il DCP è televisione in pubblico e non c'è nulla di male a proiettare la televisione in pubblico, ma per me in quel modo il cinema è morto.


Pulp Fiction
ha inaugurato una nuova era, oggi senti più pressione?

Beh grazie del complimento, francamente non so se se ci sia più o meno pressione del 1994. Non è pressione che sento, so che le persone si aspettano molto da me, che hanno tante speranze per ogni mio prossimo film. Mi ricordo l'uscita di Scarface di De Palma, per me era "la settimana di Scarface", non pensavo ad altro, parlavo solo di quello, so cosa significa. Ma oggi io devo pensare solo a fare il mio film e non pensare ad altro, la pressione la gestisco. Io infondo adoro tutti questi aspetti del mio lavoro.

Quanto importante è per un autore vincere la Palma d'Oro?

Beh è importante per il prestigio, perchè sei riconosciuto nel gruppo dei più importanti cineasti del secolo, lo considero il più grande onore che ho mai ricevuto.

Jean Luc Godard ha usato parole pesanti con lei, definendola un pover'uomo, cosa risponde?

Non credo che abbia detto cose del genere…non potete provare che le abbia dette, sono sicuro che voi le avete esagerate.

Tu hai una collezione di film in pellicola, hai il tempo di vederli in 35 mm a casa tua? Quanti ne hai? Perchè lìesperienza digitale è così diversa?

Non ho mai contato quanti film ho in 35 mm, è una mia ossessione, ne ho tanti, anche in 16 mm, e li vedo sempre, io vedo sempre film, ogni giorno. Sai: una delle cose più belle della mia vita è che il cinema mi sta permettendo di vivere sempre da studente, come a scuola, i miei studi sono i film che vedo, e il giorno che morirò sarà il giorno della mia laurea. Un regista deve guardare tutto, esplorare, verificare, vedere i film in 35 mm è la mia situazione ideale. Spero vivamemente che la futura generazione sia molto più intelligente di questa e si renda conto del patrimonio che stiamo perdendo.


Parlavi prima della musica in Sergio Leone, in cosa era così rivoluzionaria?

Parlando di Leone e dell'altro Sergio, Corbucci, sono forse gli unici due registi a concepire il film in base alla musica, un afflato quasi operistico, loro montavano il film in base alla musica. Il finale de Il buono, il brutto, il cattivo per me è il punto più alto raggiunto dal cinema, il mio favorito, il mio film preferito e deve essere stato estenuante montare quella scena. Leone ha influenzato generazioni, persino MTV, il suo film è montato attraverso la musica, come una scena onirica, ha creato un nuovo vocabolario e questa è la ragione per cui mostrare i film di Leone agli studenti odierni.

Raccontaci il fatto di questa famosa sceneggiatura The Hateful Eight
Non so se farò i famosi reading che ho annunciato, non so se la leggerò pubblicamente, ora sto scrivendo di nuovo e non so cosa farò in futuro. Forse lo girerò, forse pubblicherò la sceneggiatura o forse la porterò in teatro. Chi lo sa…

Oggi rivedendo i tuoi primi film amatoriali o Le Iene e Pulp Fiction li cambieresti? Toglieresti o aggiungeresti qualcosa vent'anni dopo?
A me piace sempre la prima versione, la cosiddetta versione originale, anche in tutti gli altri film, il film ha una versione. No, non credo che farei mai una directo's cut dei miei film, le mie versioni definitive sono le prime. Quelle che escono nei cinema.

La sua origine italiana ha mai influenzato il suo cinema?
Non so rispondere a questa domanda in effetti. Non ne sono sicuro, chi lo sa? Non intendo l'italianità nel modo alla Soprano per dirla breve. Ciò che ho amato del cinema italiano anni 70 è proprio il suo essere grandioso e operistico, questo forse è il DNA italiano che parla con me.
 

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