CANNES 67 – Leviathan. Incontro con Andrey Zvyagintsev
Il regista russo, Leone d’oro 2003 con Il Ritorno e premio speciale della giuria 2007 nella sezione Un Certain Regard a Cannes con Elena, è in concorso con un’opera che richiama la metafora di Giobbe del mostro biblico, Leviatano. Un uomo e la sua famiglia sono minacciati di esproprio dal sindaco della città, sulla penisola di Kola, bagnata dal mare di Barents. Resoconto dell’incontro con la stampa
Il regista russo, Leone d’oro 2003 con Il ritorno e premio speciale della giuria 2007 nella sezione Un Certain Regard a Cannes con Elena, è in concorso con un’opera che richiama la metafora di Giobbe del mostro biblico, simbolo del caos, Leviatano. Il mostro marino nella Russia contemporanea, in cui un uomo e la sua famiglia sono minacciati di esproprio dal sindaco della città, sulla penisola di Kola, bagnata dal mare di Barents. Il film si ispira al libro del filosofo Thomas Hobbes e alla lotta che l’uomo deve ingaggiare con il diavolo per non soccombere sotto i suoi colpi. Resoconto dell’incontro con il regista
Un amico mi aveva raccontato la storia di un uomo che viveva in Colorado e che si era opposto contro il potere di un’impresa edilizia. Quest’uomo ha distrutto la sua proprietà prima di mettere fine ai suoi giorni. Ho trovato subito questa storia universalmente potente e quindi l’ho trasportata nella Russia moderna. Mi è venuto in aiuto Giobbe e la sua metafora biblica sul mostro marino Leviatano
Ovviamente si. Il pensiero di Hobbes sullo Stato, è quello di un filosofo che sente imprescindibile lo scontro finale tra l’uomo e il diavolo. L’uomo ha bisogno del mostro marino, simbolo del caos, per evitare la guerra del “tutti contro tutti” e potersi assicurare la libertà.
Non credo più di tanto. Penso invece che questa storia potrebbe essere buona per tutti i Paesi del mondo. Tutti prima o poi, durante la propria vita, devono fare i conti con una scelta fondamentale: vivere da schiavi o vivere in libertà. Prima o poi bisogna difendere in senso di giustizia e il senso di Dio sulla terra.
Quando ho fatto vedere il film al Ministro della Cultura Russa mi ha detto: “Ma nel film non si beva come qua in Russia…”. Sono contento che il film sia stato sostenuto e finanziato dal Governo e che sia stato compreso nei suoi significati. Ho ferma intenzione di restare nel mio paese e continuare a fare cinema.