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Robert De Niro sarà insignito della Palma d’Oro onoraria alla cerimonia d’apertura del 78° Festival di Cannes, il prossimo 13 maggio. Il giorno seguente l’attore sarà al centro di una masterclass aperta a tutti gli accreditati presso la Sala Debussy.

“Ho dei sentimenti così stretti per il Festival di Cannes… Soprattutto ora che ci sono così tante cose nel mondo che ci separano, Cannes ci unisce – narratori, registi, fan e amici. È come tornare a casa.”

Sono state queste le parole pronunciate dall’attore subito dopo l’annuncio della sua premiazione. Un riconoscimento che arriva a quasi 50 anni di distanza dalla Palma d’Oro al miglior film vinta da Taxi Driver nel 1976 (in quella stessa edizione De Niro prendeva parte al festival anche con Novecento di Bertolucci), che ha segnato per lui la prima tappa di un lungo e fortunato legame con la Croisette.

Nel 1983 torna infatti con Re per una notte, scelto quell’anno come film d’apertura, e l’anno successivo presenta uno dei più grandi capolavori di tutta la storia della settima arte, C’era una volta in America, ultima opera di Sergio Leone. Nel 1986, a dieci anni da Taxi Driver, è di nuovo protagonista del film vincitore della Palma d’Oro, The Mission di Roland Joffé, dopo il quale si dovranno aspettare altri 25 anni prima di rivedere l’attore di Little Italy a Cannes: nel 2011, è presidente della giuria che assegna la Palma d’Oro al miglior film a The Tree of Life di Terrence Malick.

La sua ultima apparizione al festival risale a due anni fa quando, insieme al suo regista e amico di una vita Martin Scorsese, presenta Killers of the Flower Moon, la versione più recente del racconto della violenta società americana che ha caratterizzato la carriera del cineasta italoamericano.

All’età di 81 anni, dopo due Oscar vinti (con Il Padrino Parte II e Toro Scatenato), la fondazione di un festival cinematografico (il Tribeca Film Festival, fondato assieme a Jane Rosenthal nel 2002 in seguito agli attentati dell’11 settembre) e il costante impegno politico che lo ha visto opporsi a gran voce contro l’operato di Donald Trump alla Casa Bianca, resta la carriera – indimenticabile – di uno dei volti simbolo della New Hollywood, che ha definito dei nuovi termini di paragone nella recitazione e che proprio per questo verrà premiato da uno dei più importanti festival internazionali.

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