#Cannes68 – Parola alla giuria presieduta dai fratelli Coen

Presentata ufficialmente alla stampa la Giuria del Concorso di Cannes 68 presieduta dai fratelli Joel e Ethan Coen. Atmosfera tranquilla e ironica, con Jack Jyllenhaall protagonista assoluto

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Si parte. Presentata ufficialmente alla stampa la Giuria del Concorso di Cannes 68 presieduta dai fratelli Joel e Ethan Coen, accolti come i “pluripremiati registi di Burton Fink” che nel 1991 si portarono a casa ben tre premi in una singola edizione. Giuria variegata quella del 2015, espressione di culture cinematografiche diverse che si confronteranno in questi 11 giorni: Rossy de Palma, Sophie Marceau, Sienna Miller, Rokia Traoré, Guillermo del Toro, Xavier Dolan e Jake Gyllenhaal esprimono tutta la loro soddisfazione per essere stati scelti dal Festival.

Joel Coen esordisce dicendo di non essere affatto spaventato dalla mole di film da vedere in un tempo così ravvicinato, perché “io vivo producendo e girando film, è il mio mestiere, essere qui e vedere film è una cosa che prima di tutto mi riguarda. Siamo entrambi molto eccitati da tutto questo”. Ethan dice solo “Si, sottoscrivo”. Naturalmente i due fratelli di Minneapolis lasciano la parola soprattutto agli altri colleghi, confermando la loro leggendaria e ironica laconicità.

Xavie Dolan appare il più emozionato: “è un privilegio essere di nuovo qui a Cannes, vedremo venti differenti film, che sono venti universi molto distanti tra loro. Io posso solo immaginare il lavoro che c’è stato dietro ognuno di essi e sarà bellissimo discuterne insieme. Sarà un’esperienza fantastica”. Guillermo Del Toro parla di “momento unico nella vita di un cineasta, semplicemente perché Cannes è una delle più belle celebrazioni del cinema”.

A chi rimpiange Mad Max – Fury Road come mancanza in Concorso (il film verrà presentato domani in Fuori Concorso) Del Toro dice solo “George Miller è un poeta, sarà un grande film”.

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La musa eterea di questa edizione, che campeggia sul poster ufficiale dietro la giuria, è sicuramente Ingrid Bergman. E i giurati le rendono omaggio con molti ricordi personali, partendo dall’ironico Gyllenhall che ricorda come anche suo padre sia svedese. Si passa al cinefilo Del Toro che dice “per me lei è il cinema di Hitchcock. Una donna forte e vera, eppure totalmente a suo agio con l’immagine che le hanno creato. Quello di Notorius è un personaggio immenso e averla sempre qui dietro di noi come immagine è un’ispirazione unica”. L’europea Rossy De Palma, poi, non può che ricordare come il cinema di quegli anni era dominato da Ingrid Bergman e Anna Magnani, erano loro due “le attrici”.

I fratelli Coen parlano anche di televisione e di serie Tv rispondendo a chi chiede pareri sulla trasposizione di Fargo, Ethan dice solo: “io non ho mai detto che non mi piacciono le serie Tv, ho solo detto che non le guardo, sono per me aliene”. E a chi sottolinea la particolarità del doppio Presidente di giuria Jack Gyllenhall risponde scherzando: “mi state chiedendo che si formeranno due clan? Il clan Joel contro il clan Ethan? Non credo, ma vedremo…”. Joel Coen chiude dicendo: “quello che a noi interessa è il darsi all’esperienza di guardare film. Certo, in una giuria cambia qualcosa, devi sempre esprimere un tuo punto di vista su ogni opera e a volte difenderlo se ci sono opinioni opposte. E alla fine arrivare a un verdetto unico. Insomma una cosa che non ho mai fatto e che è sicuramente interessante”.

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