#Cannes78 – I film esclusi
La lista delle opere selezionate per l’edizione di quest’anno ha lasciato fuori dei nomi importanti quali Jim Jarmusch, Terrence Malick, Park Chan Wook e altri. Si preannuncia un programma “magro”

Dopo l’annuncio, avvenuto ieri mattina, dei film selezionati dal Festival di Cannes per la sua 78° edizione, una delle prime cose che salta in mente – guardando la lista delle opere partecipanti – è l’assenza/esclusione di determinati autori, la cui presenza alla Croisette era stata data per certa (o quasi) dalle principali testate internazionali.
Tra questi, colpisce sicuramente l’esclusione di un habitué di Cannes come Jim Jarmusch, del quale era stata prevista la presenza da testate quali Variety, con il suo nuovo film intitolato Father, Mother, Sister, Brother. Con attori quali Cate Blanchett, Adam Driver, Tom Waits e Vicky Krieps nel cast, l’opera avrebbe dovuto essere la dodicesima partecipazione al festival per Jarmusch (l’ultima è avvenuta nel 2019 con I morti non muoiono), ma, a quanto pare, la commissione presieduta dal direttore Thierry Frémaux non ha ritenuto il film – una commedia sul ricongiungimento di due gemelli lontani – valido per essere inserito in concorso.
Un’altra assenza importante al festival è quella di Park Chan Wook, la cui nuova commedia nera – intitolata No Other Choice – aveva chiuso la fase delle riprese a gennaio, rendendo quindi già difficoltosa in partenza la sua presenza a Cannes. Protagonista del film è la star del cinema coreano Lee Byung-Hun, reso famoso di recente dalla sua presenza in Squid Game, ma già da tempo volto principale di tanto cinema di genere in patria (I Saw the Devil, Bittersweet Life, Il buono, il matto, il cattivo). L’ultima opera del regista coreano ad essere presentata al festival, Decision to Leave, ha vinto il premio per la miglior regia nel 2022. A oggi, il suo lavoro più recente è la miniserie, realizzata per HBO, intitolata Il simpatizzante, che ha luogo nel periodo della Guerra del Vietnam.
Era invece più lecito aspettarsi l’assenza di Terrence Malick, che con il suo The Way of the Wind è stato impegnato nella fase di montaggio per circa sei anni dalla fine delle riprese (con rumours che parlano addirittura di assegnazioni di eventuali “compiti” ai membri del cast). Il film, un’epopea biblica sulla vita di Gesù, sarebbe stato il suo ritorno a Cannes a sei anni di distanza da A Hidden Life, selezionato per il concorso ufficiale nel 2019.
Tra gli altri nomi esclusi dalla selezione troviamo anche Lynne Ramsay, che avrebbe potuto essere la settima regista donna presente in concorso con il suo Die, My Love, una commedia-horror (co-prodotta da Martin Scorsese) con protagonisti Jennifer Lawrence e Robert Pattinson. Avendo presentato tutti i suoi film precedenti (tra cui anche il vincitore del premio alla miglior sceneggiatura nel 2017, A Beautiful Day – You Were Never Really Here) a Cannes, la sua assenza, dovuta molto probabilmente alla fase di montaggio ancora in corso, è sicuramente un evento per la regista britannica.
Per quanto riguarda invece autori come László Nemes (Il figlio di Saul) o Bi Gan (Un lungo viaggio nella notte), e attori passati dall’altra parte della macchina da presa quali Kristen Stewart, pare che si dovrà attendere la stagione tardo estiva dei festival, con Venezia, Telluride e Toronto a fare da vetrine principali per questi registi.
In attesa di eventuali sorprese dell’ultima ora, come avvenuto per Spike Lee che annunciato da solo sui suoi social la presenza sulla Croisette di Highest 2 Lowest (remake del classico kurosawaiano Anatomia di un rapimento del 1963), si preannuncia un Festival di Cannes decisamente più “magro”, a livello di programma, rispetto a quanto previsto nei mesi passati.