Carlucci: a ottobre la riforma del FUS


La copertura economica è certa

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La riforma per lo spettacolo dal vivo potrebbe essere approvata entro ottobre. Lo dice in un'intervista al Giornale dello Spettacolo l'onorevole Gabriella Carlucci, relatrice della legge, attualmente in discussione alla  commissione Cultura della Camera. “Personalmente – dice Carlucci – speravo e puntavo all’approvazione della legge prima della pausa estiva. Purtroppo il provvedimento è molto complesso e investe profili ed aspetti estremamente delicati per gli stessi operatori del settore. Ottobre è un obiettivo ed un termine assolutamente ragionevole”. Sulla copertura economica della legge, Carlucci dice che: “è già stata individuata alcuni mesi fa. Nel dettaglio: il 25 per cento dei fondi derivanti dalle estrazioni infrasettimanali del gioco del lotto, il 50 per cento dei fondi gestiti dall’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato relativi ai premi non riscossi del gioco del lotto e delle lotterie nazionali, il 5 per cento dell’intero ammontare delle entrate del sistema audiovisivo pubblico, i fondi dell’Unione Europea destinati allo spettacolo dal vivo, il 20 per cento di fondi Arcus. Inoltre, grazie alla nostra legge sono stati trovati 10 milioni di euro, che afferiscono direttamente ai capitoli di bilancio del ministero dei Beni e Attività Culturali e che andranno, novità straordinaria, a finanziare il tax credit ed il tax shelter per il teatro”. Ma, precisa la relatrice, “la domanda principale a cui risponde la legge” è quella sulle competenze delle varie istituzioni pubbliche. “Finora – dice Gabriella Carlucci –  le sovrapposizioni tra livello centrale e locale hanno generato enormi problemi nella gestione della materia. Gli articoli 3, 4 e 5 definiscono i compiti della Repubblica, della Conferenza unificata Stato-Regioni, delle Regioni, delle province delle città metropolitane, e dei comuni, secondo i principi di sussidiarietà adeguatezza, prossimità ed efficacia”. L’operatività della nuova normativa dovrebbe essere rapida: “Gli operatori del settore, una volta approvata la legge, si metteranno immediatamente in linea con i principi in essa contenuti, pena l’esclusione dalla concessione dei finanziamenti. Perché la nuova normativa vada definitivamente a regime dovranno passare alcuni mesi, poiché vi sono dei passaggi burocratici e legislativi obbligati. Del resto il mondo dello spettacolo aspetta questo momento da 60 anni. Possiamo tranquillamente aspettare pochi mesi per vedere la nascita di questa legge di importanza e portata storica”. Infine, un riferimento alla polemica sui finanziamenti allo spettacolo:“Ritengo che in questi mesi il Fus e la gestione delle sue risorse siano stati spesso oggetto di strumentalizzazioni e mistificazioni le quali hanno generato soltanto confusione e polemiche sterili. Il mondo dello spettacolo ha bisogno di risorse pubbliche per vivere e sopravvivere. Noi discutiamo e critichiamo il modo in cui tali finanziamenti sono stati erogati finora e tale aspetto verrà completamente riformato grazie alla nuova legge. Lo Stato non può sottrarsi dall’assolvere funzioni che sono di pubblico interesse”. (g.a.)

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