"Cars – Motori ruggenti", di John Lasseter, Joe Ranft
Cartoon on the road, avvincente ed emozionante che rappresenta un altro gioiello all'interno della filmografia della Pixar in cui si rintracciano all'interno continuamente dei segni dell'immaginario statunitense. Oltre un film, quella di "Cars – Motori ruggenti" è un'esperienza esistenziale indimenticabile, di quelle che restano addosso
Le forme del road-movie e del "cinema della frontiera" dentro il cartoon. Cars – Motori ruggenti appare infatti innanzitutto come un viaggio dentro una parte del cinema e della cultura statunitensi. Ci sono le automobili al posto degli umani ma cambia poco. Il film di Lasseter – tornato alla regia a sette anni da Toy Story 2 – appare come un esemplare viaggio di iniziazione allo stesso modo di un altro straordinario cartoon della Pixar, Alla ricerca di Nemo. Lì c'era l'oceano, qui c'è la strada.
Protagonista di Cars – Motori ruggenti è McQueen. Veloce, dotata ed egocentrica, vuole diventare la più giovane auto a vincere
Si parlava delle forme dell'immaginario statunitense in Cars – Motori ruggenti ed è rappresentato dalla presenza della Route 66, un tempo importante crocevia e oggi luogo quasi abbandonato. C'è un momento davvero vibrante in questo altro riuscitissimo ed emozionante cartoon della Pixar ed è quel flashback che rappresenta l'epoca in cui questa mitica strada era popolatissima e poi è diventata gradualmente sempre meno trafficata. Ma le forme del passato riemergono nel film grazie anche alla figura della Hudson Hornet, campione della Piston Cup negli anni '50 che viene doppiato non a caso da Paul Newman, attore con la passione delle auto da corsa che è stato protagonista anche di film come Indianapolis, pista infernale. C'è un momento struggente in cui Saetta McQueen vede sulla parete le foto che lo ritraevano negli anni migliori. Cars – Motori ruggenti filma così le forme della nostalgia e possiede un'umanità avvolgente. Le vetture sembrano avere tutte una propria anima e la rivelano in un film fiammeggiante, esplosivo nei colori durante le scene delle corse in pista ma più tenui, quasi astratti, nei momenti ambientati a Radiator Springs.

Al tempo stesso Cars – Motori ruggenti, è anche un film sulla velocità. Oltre alla 'presenza' di Paul Newman, nella gara finale c'è una tensione hawksiana degna di Linea rossa 7000. Lo stesso nome di Saetta McQueen – doppiato in originale da Owen Wilson – sembra racchiudere da una parte anche un'omaggio a un celebre attore dalla vita spericolata come Steve McQueen. Dall'altra invece può essere un'indiretta dedica all'animatore Glenn McQueen, scomparso nel 2002.
Ciò che colpisce in Cars – Motori ruggenti è anche la forte aderenza realistica. Questo elemento aveva già caratterizzato altri cartoon della Pixar dove erano protagonisti pesci, giocattoli, insetti, mostri, supereroi. Stavolta però, da un punto di vista tecnico, si ha l'impressione che ci sia stato un ulteriore passo in avanti. Cars – Motori ruggenti è infatti il primo film ad applicare il ray tracing, una tecnica che consente alle auto protagonista di riflettere realisticamente con l'ambiente circostante. Forse proprio la precisione ossessiva di ogni dettaglio ha permesso alle auto di prendere vita, di assumere una propria personalità.
Nella versione italiana, popolari piloti come Zanardi, Schumacher, Trulli, Capelli hanno prestato la loro voce e, pur restando la curiosità di vedere il film con le voci originali, il risultato è allo stesso modo divertente, avvincente ed emozionante.
Dalla voce fuori-campo dell'inizio al finale, un cartoon che è subito un'esperienza esistenziale, di quelle che restano addosso. Proprio come il cinema on the road hollywoodiano dalla seconda metà degli anni Sessanta alla prima metà del decennio successivo.
Titolo originale: Cars
Voci: Owen Wilson/Massimiliano Manfredi, Bonnie Hunt/Sabrina Ferilli, Larry the Cable Guy/Marco Messeri, Paul Newman/Cesare Barbetti
Regia: John Lasseter, Joe Ranft
Distribuzione: Buena Vista International Italia
Durata:
Origine: Usa, 2006