Cella 211

di Daniel Monzón


 

--------------------------------------------------------------
CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE UNA SERIE TV DALL’8 MAGGIO

--------------------------------------------------------------
cella 211Celda 211

 

Interpreti: Luis Tosar, Alberto Ammann, Carlos Bardem, Marta Etura, Antonio Resines, Luis Zahera

Origine: Spagna, Francia, 2009

Distribuzione: Bolero Film

Durata: 114’

 

Al suo primo incarico come secondino in un carcere di massima sicurezza, Juan Oliver (Alberto Ammann – Lope, Las flores del mal) sta visitando il braccio dove sono rinchiusi i detenuti più pericolosi, quando viene colpito da un frammento di intonaco caduto da una parete. Le guardie cercano di rianimarlo distendendolo sulla brandina della cella 211, al momento vuota. Ma il temuto leader dei carcerati, Malamadre (Luis Tosar – I lunedì al sole, The Limits of Control, Miami Vice, Cargo, La vita che ti aspetti), riesce ad assumere il controllo del braccio e a scatenare una rivolta. Le guardie fuggono, lasciando il collega ancora in stato d’incoscienza nella cella. Quando si sveglia, Juan capisce che l’unico modo per salvarsi è fingere di essere un detenuto.

 

Vincitore di otto premi Goya (tra cui miglior film, migliore regia e miglior attore) e presentato nel 2009 alle Giornate degli Autori a Venezia, Cella 211 è tratto dal primo romanzo di Francisco Pérez Gandul, arrivato in finale al Premio Fernando Lara nel 2004 e premiato come Miglior romanzo Noir nella settimana del cinema Noir di Gijon nell’anno successivo. «Lo lessi tutto d’un fiato e capii immediatamente che avrei voluto portare la storia sul grande schermo» dichiara il regista Daniel Monzón (El corazón del guerrero, El robo más grande jamás contado, La caja Kovak) che, insieme a Jorge Guerricaechevarría (Crimen Perfecto – Finché morte non li separi, La comunidad – Intrigo all’ultimo piano, Perdita Durango, Carne Tremula, La caja Kovak), ha anche scritto la sceneggiatura. Per acquisire una maggiore consapevolezza riguardo alla vita carceraria, i due hanno cercato di trascorrere molto tempo con i detenuti, le loro famiglie, i secondini, gli educatori, rendendosi conto, alla fine di tale esperienza, che l’ambiente chiuso della prigione costituisce un riflesso della stessa società che lo genera. «Il mondo qui dentro è esattamente identico al mondo esterno; l’unica differenza è che è in formato MP3» aveva asserito un detenuto nella prigione di Valdemoro, e Monzón e Guerricaechevarría hanno fatto proprio tale concetto.

Obiettivo primario per il regista era ricreare una parvenza di autenticità: lo stile doveva essere quasi documentaristico, e occorreva una vera prigione. Gli autori del film sono così riusciti ad avere a disposizione un carcere chiuso da dodici anni, che ha richiesto un lunghissimo lavoro di ripulitura e ristrutturazione. «Era il carcere a esigere un determinato tipo di messa in scena» afferma Monzón che, senza avvalersi di storyboard o altre forme di rigida pianificazione, si è lasciato travolgere dall’energia del luogo e di alcune comparse, ex detenuti o prigionieri che stavano ancora scontando la pena. E ha dato vita non a una pellicola di genere bensì, secondo le sue stesse parole, a «una tragedia a pieno titolo e nel senso più classico del termine. A una storia basata sul fatum, su ciò che è inesorabile». Al centro di tutto campeggia il rapporto di amicizia fra Juan e Malamadre, un legame nato in condizioni estreme, a riprova del fatto che «aver ucciso qualcuno non è incompatibile con l’essere integri, e comportarsi come un guardiano della legge non è incompatibile con l’essere un bastardo».

(C.A.)

 

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array