Chabrol, il piacere del cinema e della vita
22-26 settembre ad Alphaville
Alphaville Cineclub
Roma, via del Pigneto, 283
Chabrol, il piacere del cinema e della vita…
‘…sono per gli intrecci semplici con personaggi complicati’
Selezione monografica
22/26 sett ‘010 h.21,00
Alphaville Cineclub ricorda il grande regista francese Claude Chabrol, scomparso il 12 settembre scorso, con una selezione monografica di alcuni tra i suoi lungometraggi più significativi, in visione dal 22 al 26 settembre prossimi nella sede di Via del Pigneto 283, ogni sera dalle ore 21.00.
Appassionato di letteratura e cinema poliziesco sin dall’infanzia trascorsa nella provincia francese, fondatore di un cineclub a soli tredici anni, ancora studente alla facoltà di lettere parigina inizia a collaborare ai Cahiers du Cinema insieme a A.Bazin, J.L.Godard, F.Truffaut ed E.Rohmer, con i quali darà vita al Nuovo Corso del cinema francese, nel mondo conosciuto come Nouvelle Vague. Proprio il suo film d’esordio, Le beu Serge, intenso melodramma dalle atmosfere poliziesche premiato al Festival di Locarno 1958, viene indicato come capostipite della neonata corrente cinematografica.
Autore assai prolifico e coerente (in 50 anni di carriera ha realizzato quasi un film all’anno!), finissimo conoscitore dei segreti della vita di provincia e dei misteri dell’animo umano, anche quando realizza opere di routine riesce comunque ad assicurare un’ottimo lavoro professionale grazie alla abilità di sempre nell’articolazione del racconto e nella direzione degli attori.
Mercoledì 22 settembre la selezione proposta da Alphaville si apre con “Il Tagliagole” (1970), storia di Hélène, insegnante di scuola elementare, e di Popaul, macellaio che s'incontrano ad un matrimonio in un piccolo paese e diventano amici…Una serie di omicidi di giovani donne sconvolge il borgo. Quando Hélène, durante una gita con i suoi alunni, trova il cadavere di una donna e, accanto al corpo, l'accendino che aveva regalato a Popaul, il sospetto e la paura cominciano ad impossessarsi della donna. Film d’impatto, mostra uno Chabrol controllato senza essere evasivo, limpido senza essere superficiale, trasparente senza essere freddo. Un racconto angoscioso che è anche una struggente storia d'amore.
Giovedì 23 è prevista la proiezione di “Un affare di donne” (1988), film ispirato alla storia di Marie-Louise Giraud, una delle ultime donne ad essere ghigliottinate in Francia. Marie, trentenne, madre di famiglia, aiuta per solidarietà una sua vicina a liberarsi di un fardello non desiderato. In tempo di guerra, le ragioni per abortire non mancano: mariti prigionieri, relazioni fugaci o colpevoli con l'occupante. A poco a poco, Maria inizierà a venire pagata per i "servizi" che diventeranno il suo sostegno…ma la proficua attività terminerà con una denuncia che diventerà la sua condanna.
“Stephan, una moglie infedele” (1968) e, a seguire, “Les biches” (1968) sono in programma venerdì 24 settembre. Stephan è la storia di Charles, agiato assicuratore, che scopre il tradimento della moglie, madre del piccolo Michel, con un giornalista. Va a trovarlo, lo uccide, cancella le tracce del suo passaggio e si sbarazza del suo cadavere. Tace con la moglie che, però, scopre da sola la verità e interpreta come un grande atto d'amore il delitto del marito che viene arrestato.
“Les biches” è la storia da una donna ricca che induce una giovane povera a un rapporto lesbico e, quando costei s'innamora di un architetto, lo seduce per metter fine alla relazione. Fuori di testa, la giovane povera si vendicherà della ricca signora. Caustico dramma sul fascino del denaro ed i giochi della seduzione e del potere, gode di dialoghi pungenti, bravi attori, regia puntuale. Distribuito furbescamente in Italia col titolo francese senza intervallo in modo da essere letto “lesbiches”.
Sabato 25 protagoniste della serata sono, ancora una volta, due pellicole, “Il colore della menzogna” (1999), pungente riflessione sul tema della falsità in una storia in cui tutti mentono in varia misura, escluso René che, come pittore, cerca la verità o almeno gli effetti di verità. Nella portuale Saint-Malo (Bretagna) un commissario di polizia (V. Bruni Tedeschi) si deve occupare, a distanza di pochi giorni, di due cadaveri: una bambinetta violentata e strangolata in un bosco; un giornalista e scrittore, divo di un talk show televisivo (A. de Caunes), morto per infarto in circostanze sospette…
“A doppia mandata” (1959), il secondo film della serata, vede protagonista la famiglia Marcoux, massimo esempio di valori borghesi. Le cose si complicano quando Henri prende come amante Leda Mortoni, una giovane donna ospite dei vicini. La figlia di Marcoux diventa l'amichetta di Laszlo, un amico di Leda: Laszlo vorrebbe spingere Henri a lasciare la moglie e moltiplica le provocazioni contro la famiglia Marcoux. I giovani Marcoux, molto attaccati alla madre, cercano di sopportare la difficile situazione che si viene pian piano creando…ed intanto vengono a galla con estrema violenza tutte le contraddizioni e le ossessioni tipiche della ricca provincia non soltanto francese.
L’ultimo appuntamento con Claude Chabrol ad Alphaville è per domenica 26 settembre , con la proiezione delle suo ultimo lungometraggio ,“Bellamy” (2009).
Come ogni anno il commissario Bellamy decide di partire per le vacanze. Lascia così la città di residenza, Parigi, per dirigersi a Nima con sua moglie, nonostante a lei sarebbe piaciuta una bella crociera. Qua però troverà ad attenderlo uno sconosciuto deciso a fargli una dichiarazione alquanto ambigua ma solo se il commissario accetterà di ascoltarla…..
A cura di P.Salvatori.