Charlotte, di Éric Warin e Tahir Rana

Il film di animazione prodotto e doppiato da Keira Knightley e Marion Cotillard racconta la storia di Charlotte Salomon, pittrice ebrea durante il nazismo, in una potente storia fatta di immagini.

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Doppiato da Keira Knightley che presta per la prima volta la sua voce nella versione inglese e da Marion Cotillard nella versione francese e da loro stesse prodotto, Charlotte è dedicato alla figura di Charlotte Salomon, giovane pittrice ebrea e tedesca morta ventiseienne ed incinta di 5 mesi, ad Auschwitz, nel 1943. Se è vero che lo sfondo della Seconda Guerra Mondiale è di grande rilevanza e rappresenta l’elemento chiave per comprendere la vita di Charlotte, è innegabile come il film di Éric Warin e Tahir Rana  dia ampio spazio anche al secondo elemento importante della vita della giovane: i disturbi mentali. Come lo definisce la stessa Charlotte infatti, c’è un demone che continua a perseguitare la sua famiglia: quasi tutte le donne vicine a lei, a partire da sua madre, si sono tolte la vita. Questo rappresenta per lei una paura che affiora di tanto in tanto e che la porta, insieme ovviamente alla crescente sensazione di pericolo dovuta ai provvedimenti nazisti, ad una spasmodica ricerca di salvezza e di eternità nel disegno. Arrivando ad illustrare tutti i momenti più importanti della sua vita in centinaia e centinaia di disegni raccolti sotto il nome di Vita? o Teatro?, la pittrice che si nascondeva nella donna che il film si propone di rappresentare, riesce a liberarsi delle sue catene sia quelle reali che quelle paventate. Alcuni hanno definito questa collezione di piccoli quadri destinati ad una sorta di lunga narrazione uno dei primi esempi di graphic novel.

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Charlotte racconta dettagliatamente tutti i passaggi di una vita intensa e segnata da perdite e dolore: la fuga da Berlino dove era stata selezionata per l’Accademia delle Belle Arti e dove era sbocciato il primo deludente amore, il soggiorno in Francia al sicuro sotto l’ala protettrice di Ottilie Moore (doppiata da Sophie Okonedo), il complicato rapporto con i suoi nonni, la profonda relazione con Alexander Nagler, Il quale ha la voce di Sam Claflin.

Il film riesce a creare un forte contrasto fra le forti tematiche che mette in scena  e i dolci tratti dell’animazione, sempre caratterizzata da colori caldi e contorni sfumati. Charlotte prende così le sembianza di una fiaba a tinte fosche, attraverso la quale gli spettatori adulti riescono a rivivere la seconda guerra mondiale sotto altri occhi. Il carisma della protagonista, ovviamente sorretta dalla voce della Knightley, permette alla storia di diventare potente e di rendere pienamente questa separazione fra forma e contenuto il punto di forza del film.

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
3.4

Il voto al film è a cura di Simone Emiliani

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