Checkpoint Festival 2025: il videogioco come inclusione e arte
Dal 13 al 16 novembre il Game Museum di Roma ospita incontri, talk e tornei dedicati al videogioco come forma d’arte e lingiaggio inclusivo, con particolare focus sul ruolo delle donne
Al GAMM Game Museum di Roma dal 13 al 16 novembre si terrà il Checkpoint Festival per celebrare e raccontare i valori culturali del gioco e il suo potere inclusivo. Il festival è organizzato dal Centro Sperimentale di Arti Interattive e da Women in Games e ha come tema centrale l’esplorazione delle donne nel mondo dei videogiochi. Sul sito ufficiale, Women in Games ha dichiarato: “Checkpoint Festival è una piattaforma potente per riunire creatori, pensatori e agenti di cambiamento. Siamo orgogliosi che Women in Games sia al centro di questa visione collaborativa – e invitiamo tutta la nostra comunità a unirsi a noi, sia a Roma che online, per contribuire a plasmare il futuro della cultura dei videogiochi con l’inclusione come principio guida.”
A inaugurare il festival sarà Nick Poole, CEO di Ukie, che terrà un intervento dal titolo “Il potere del videogioco nel plasmare la società”. Seguirà il direttore di Rai Kids, Roberto Genovesi, con cui si approffondirà il dialogo tra televisione, tecnologia e videogiochi.
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L’evento si divide in due parti, il 13 e 14 novembre saranno dedicati a incontri, panel e forum in cui si rifletterà su come i giochi possano essere molto più di un semplice intrattenimento, ma anche un esempio di arte e dei catalizzatori sociali. Molti di questi eventi saranno trasmessi anche in streaming sulla piattaforma creata da Women in Games, RingCentral. Alcuni dei panel più attesi sono “Expanding Horizons: Women, Culture & the Future of Games” di Micaela Romanini, e il talk “Flock XR: Inspiring the Next Generation of Game Developers” di Tracy Gardner, che illustrerà come l’intelligenza artificiale possa essere d’aiuto ai giovani sviluppatori. Nella seconda giornata si darà spazio per parlare della responsibilità culturale nel game desgin con Kate Edwards e con Karen Cham su come l’industria possa diventare più inclusiva e rappresentativa.
Le ultime due giornate sono dedicate anche al pubblico che potrà partecipare a tornei e visite guidate, verrà data anche la possibilità di incontrare alcuni dei maggiori sviluppatori italiani di videogiochi con cui si discuterà sul futuro di questa industria.
Il festival vuole essere un evento dinamico e immersivo, così viene descritto dagli organizzatori:“Un evento pensato per riunire le voci più creative e innovative del settore videoludico europeo, dove arte e interattività si incontrano.”
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