Chi ha paura di Ipazia?
Petizione on line per la distribuzione del film di Amenábar
Qualcuno ricorderà che all’ultimo Festival di Cannes era stato presentato fuori concorso il film Agorà (qui il link al sito ufficiale) del regista cileno/spagnolo Alejandro Amenábar, un ritratto di Ipazia, filosofa, scienziata e matematica alessandrina, inventrice del planisfero e dell’astrolabio, vissuta tra il IV e il V secolo dopo Cristo e trucidata per ordine di Cirillo, vescovo di Alessandria. Un film che cerca di salvare dall’oblio la figura di Ipazia ed è un duro atto d’accusa contro tutti i fondamentalismi religiosi.
A giorni il film sarà nelle sale spagnole, poi in quelle israeliane, infine negli Stati Uniti e probabilmente a gennaio prossimo in Francia, mentre anche a Taiwan, in Thailandia e in Grecia sono stati acquistati i diritti del film. Solo in Italia, per il momento, tutto tace.
Come ha fatto notare l’articolo di Flavia Amabile su La Stampa.it del 7 ottobre, a un certo punto questa assenza si è trasformata in una petizione rivolta a produttori e distributori «per provare a voi e ai media che esiste un gran numero di persone» che invece aspettano di vederlo. E così la petizione è passata di sito in sito e di gruppo in gruppo su Facebook, raccogliendo fino ad oggi più di 2.000 adesioni.
Per aderire alla petizione:
http://www.petitiononline.com/agorait/petition.html
(news a cura di www.cinemafrica.org)