Negli ultimi due anni abbiamo spesso pensato al cinema e alla sua eterna fine, in particolare al cinema inteso come luogo. Le piccole sale da tempo lottavano contro le multisala e la grande distribuzione, ma con l’emergenza COVID del 2020 le ripercussioni finanziarie su alcune realtà sono diventate irreparabili. Le misure adottate per contenere il virus hanno colpito duramente tutto il settore dello spettacolo, mettendo in difficoltà centinaia di sale cinematografiche. Adesso ad annunciare la chiusura è il Detour nel rione Monti, a Roma, una realtà che negli ultimi 25 anni ha rappresentato cinematografie di ricerca ed emergenti, dal cinema di genere low-budget al documentario, dalla scena più indipendente e underground alla video arte.

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I responsabili dello storico Cine Detour si erano illusi di poter assorbire il colpo con qualche piccolo aiuto da parte delle istituzioni nelle primissime fasi della pandemia e soprattutto grazie alla generosità delle persone, che avevano ben risposto a una campagna crowdfunding. Ma la ripresa è andata a rilento, vincolata alle misure delle nuove ondate del contagio. L’attuale quadro economico ha peggiorato le cose. Costi di utenze alle stelle, pagamenti degli affitti e molte spese fisse legate al locale hanno portato alla desolata decisione di chiudere la sala. Ma il Detour lascia la sede a testa alta, per iniziare a progettare nuovamente il proprio futuro e mandare avanti una serie di iniziative ed eventi tra cui vari corsi e workshop. Chiudere per reinventarsi e mandare avanti manifestazioni utili a mettere in luce giovani cineasti, come per esempio “On The Road”, un festival indipendente che traccia un percorso inedito di cinema ispirato al viaggio, o progetti per le scuole che coinvolgono i ragazzi. Tutti eventi orfani di sede e momentaneamente alla ricerca di una casa che possa accoglierli. Nel frattempo, la programmazione del Detour non è ancora finita. Questo week end verranno proiettati Love Life di Kōji Fukada, Miracle – storia di destini incrociati di  Bogdan George Apetri, La donna del fiume di Lou Ye, La notte del 12 di Dominik Moll. Durante questi ultimi appuntamenti, gli organizzatori invitano ad adottare un pezzetto di Detour. Ogni spettatore potrà portar via quasi tutto quel che c’è nel locale, con un’offerta libera e giusta, e averne cura per il futuro. Clicca qui per tutte le info sulle attività dell’associazione e per le prenotazioni online.

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