Il corpo disintegrato, trasferito altrove, dissolto nell'aldilà fra terra e cielo di fuochi d'artificio 'natalizi'. Il finale di Christmas in Love è crudele. Inatteso. Ha davvero la fisicità estrema di un 'detour' terminale (provocato qui da un incidente automobilistico in cui rimangono coinvolti i personaggi di De Sica, Boldi, DeVito), violento nella sua irruzione senza preavviso negli strati noti (talvolta sempre sorprendenti, talvolta ri-esibiti sulla loro superficie) della commedia che si auto-genera. Christian De Sica. Massimo Boldi. Neri Parenti. E Danny DeVito, Sabrina Ferilli, Anna Maria Barbera (e un Ron Moss naturalmente fuori set…), qui per ulteriori sconfinamenti, in un film che radicalizza il post-finale di Natale sul Nilo, con l'immagine (e i corpi) di Boldi-De Sica scaraventati sul set di una prova d'urto di un nuovo modello d'auto, al posto dei manichini. Erano corpi sospesi, dentro/fuori il testo d'appartenenza.

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Christmas in Love visualizza (consegnandolo nella sua totalità al fuori campo) quell'annuncio di morte, come terzo possibile finale, al posto di un "troppo romantico"/"troppo triste" scioglimento degli intrecci delle tre storie parallele, e sempre più comunicanti, fino a quel momento descritte per frasi ben compiute o per gag magari eccessivamente veloci. Christmas in Love si sposta, continuamente, tra la commedia degli equivoci, delle schermaglie sessuali-coniugali (con De Sica-Ferilli in gran forma), e quella della favola e del sogno (nei sublimi 'detour' nell'immaginario soapbeautiful per musica, altrimenti deludente, corpi e storie nel quale vive il personaggio di Anna Maria Barbera), ri-elaborando con buon mestiere un percorso già noto (che per Parenti ha avuto in Natale sul Nilo uno dei momenti più alti). Ed è nelle situazioni di sognorealtà più dichiarate, anche se di breve durata (la premiazione sul podio di Boldi, alla fine della corsa automobilistica, una corsa, sui titoli di testa, che è un imbarazzanteliberatorio 'spot' per lo sponsor del film, insieme alle scene in cui i veri protagonisti sono i videotelefonini…), come in quelle di comicità classica, magari sbrigativa ma efficace (De Sica-Ferilli ricoperti di schiuma nella toilette o nuovivecchi amanti in camera da letto), che Christmas in Love gioca le sue carte migliori, confezionandole ancora una volta sui corpi dei suoi principali interpreti (Danny DeVito rimane una presenza marginale, nonostante la sua centralità in molte scene) o su quelli di compagni d'avventura ben scelti (a partire dalla già ricordata Sabrina Ferilli). Anna Maria Barbera (che altrove è stata più incisiva e 'hard') rimane comunque memorabile nel di-segnare la sua magnifica ossessione per il divo di Beautiful, per il 'suo' Ridge/Ron Moss, che sempre più sequestra letteralmente, (anche) in una parodia della Kathy Bates di Misery non deve morire (casetta di montagna isolata compresa), fino a portarlo, ospite/trofeo alla presenza delle sue amiche, a una festa danzante romanticamente sospesa tra sogno e realtà (e lì, e non solo lì, ovvero nella scena tra le nevi con Ferilli-De Sica a re-innamorarsi ancora, la memoria non può non connettersi con il capolavoro vanziniano Vacanze di Natale 2000, che ospitava inoltre la performance musicale di Nino D'Angelo…).

Analogie e sconfinamenti nel cinema di una squadra ben collaudata che, pur nascondendola nelle ipotesi per un finale, si è avventurata, con la scena conclusiva di Christmas in Love, negli spazi più 'neri' della commedia, che non potranno (anche dagli autori, per futuri episodi seriali) essere facilmente dimenticati.

Regia: Neri Parenti

Interpreti: Massimo Boldi, Christian De Sica, Sabrina Ferilli, Anna Maria Barbera, Danny De Vito, Ron Moss, Cristiana Capotondi

Distribuzione: Filmauro

Durata: 118'

Origine: Italia, 2004

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