"Ci vediamo domani, di Andrea Zaccariello

Ci vediamo domani
Nel panorama della commedia italiana odierna, fatto di comici prestati dalla televisione che ripropongono sterilmente gli stessi personaggi e situazioni o dei soliti volti in vacanza da vent'anni tra scappatelle circondati da veline, modelle e attricette, Ci vediamo domani si presenta come un tentativo originale di presentare una commedia diversa, vicina al pubblico e ancora in grado di emozionare, un'opera prima che promette bene

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Ci vediamo domani

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Ci vediamo domani. Espressione del linguaggio comune che tutti i giorni viene utilizzata, ma che, nell'omonima opera prima di Andrea Zaccariello, diventa una sorta di mantra, una formula magica che sancisce l'immortalità dei vecchietti del paesino più longevo d'Italia. E proprio qui si trasferisce Marcello Santilli (Enrico Brignano), aprendo un negozio di pompe funebri e sperando che i vecchietti presto muoiano per poter così guadagnare abbastanza da sanare tutti i suoi debiti.

Ci vediamo domani si presenta a un primo sguardo come una favola moderna, alla cui magia contribuiscono il paesaggio e le bianche case del paesino fuori dal tempo, un non-luogo dove avviene la trasformazione dell'eroe, la sua crescita da eterno Peter Pan a uomo maturo, in grado di prendersi le proprie responsabilità dopo aver superato vari avvenimenti che lo hanno messo a dura prova. L'uomo di città che si trasferisce in campagna e ritrova uno stile di vita genuino, lontano dalle preoccupazioni della città e che impara dalla saggezza dei vecchietti. Eppure, nonostante questa atmosfera da favola e uno sviluppo del personaggio che ricalca i più classici topoi proppiani, il film di Andrea Zaccariello è estremamente attuale. I debiti, i mutui da estinguere, il fare affidamento sul patrimonio dei propri cari più anziani e sopratutto le speculazioni di banche e concessionarie finanziarie bastano a ritrarre un'Italia sempre più in crisi, le incertezze del presente e la totale perdita di punti di riferimento certi dell'uomo comune. Quelli raccontati nel film sono i problemi che qualsiasi persona al giorno d'oggi potrebbe dover affrontare, uno specchio della realtà a cui Zaccariello infonde un tono da commedia dolce-amara nel chiaro tentativo di richiamarsi all'epoca d'oro della commedia all'italiana (senza alcuna presunzione), quando Monicelli, Risi, Germi e tanti altri guardavano con un'amara risata a quei personaggi che vivevano secondo l'arte d'arrangiarsi. E Marcello Santilli, in fondo, non è tanto diverso, personaggio che si muove tra corde tragiche e altre chiaramente comiche e che dà la possibilità a Brignano di mostrare tutte le sue capacità attoriali, ben oltre i classici sketch televisivi o i personaggi più propriamente comici finora interpretati, riuscendo a tenere sulle sue spalle il film, senza però dimenticare i vecchietti non professionisti, irresistibili comprimari, e Burt Young, i cui duetti con Brignano hanno la forza di bloccare la narrazione, mostrando il lato più umano dei personaggi.

Nel panorama della commedia italiana odierna, fatto di comici prestati dalla televisione che ripropongono sterilmente gli stessi personaggi e situazioni o dei soliti volti in vacanza da vent'anni tra scappatelle circondati da veline, modelle e attricette, Ci vediamo domani si presenta allora come un tentativo originale di presentare una commedia diversa, vicina al pubblico e ancora in grado di emozionare, un'opera prima che promette bene.

Regia: Andrea Zaccariello

Interpreti: Enrico Brignano, Burt Young, Francesca Inaudi, Ricky Tognazzi

Origine: Italia, 2013

Distribuzione: Moviemax

Durata: 103'  


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