CIMAMERICHE FILM FESTIVAL
IV° Festival Cinematografico della Migrazione e del Gusto
Manifestazione legata al territorio ligure, alle sue storie di migrazione e tradizioni sociali, culturali, artistiche ed eno-gastronomiche
Riviera di Levante 1 – 9 dicembre 2007
Dal 1° al 9 Dicembre 2007 nella Riviera del Levante ligure si svolgerà la 4° edizione di CIMAMERICHE Film Festival della Migrazione e del Gusto, festival cinematografico che nasce con caratteristiche specifiche ambientali e socio/culturali: il territorio ligure, crocevia sul mare, le sue storie di migrazione, la conoscenza dei suoi patrimoni, le risorse eno-gastronomiche come espressione della cultura di un luogo. Un festival che ha lo scopo di fare interagire tre aspetti essenziali della storia ligure: le migrazioni di andata e ritorno, la cucina esportata/importata e contaminata, il cinema al di là e al di qua dell’oceano.
Ancora una volta Cinema, terre e gusto a confronto, nelle loro molteplici sfaccettature.
Cima, cime, cinema, mare, Meriche. La manifestazione nata nel 2004 dal desiderio di coniugare questi diversi aspetti, da un lato vuole valorizzare le risorse esistenti, dall’altro sensibilizzare il territorio ad un sentire comune: in Italia e nel mondo, a favore di un confronto trasversale di terre, tradizioni, memoria e cultura dell'incontro. Il linguaggio cinematografico consente maggiore accoglienza nei confronti di temi non sempre così semplici da trasmettere.
Nelle tre edizioni del festival sinora organizzate, si sono avvicendate pellicole internazionali ed eterogenee, di grande valore artistico e culturale, storie di gente che parte, arriva, ritorna, lavora, crea e sopravvive, immersa nella nostalgia e nella speranza. Testimonianze inedite, personali, affettuose del legame che questa parte di Liguria ha con Le Meriche, ben rappresentate dagli artisti ospitati, testimoni di un percorso ignoto alle rotte più conformiste. Il viaggio è innanzitutto esperienza di recupero e di memorie. E così è stato per tutti noi e per chi ha partecipato nei tre anni precedenti.
Tra le motivazioni che hanno spinto gli organizzatori, gli enti locali e gli sponsor a realizzare il festival: valorizzare la Riviera in un periodo normalmente poco considerato dall’usuale flusso turistico-culturale, accendendo i riflettori in un momento di bassa stagione; promuovere e svelare sempre di più compatibilità e sinergie fra la nostra cultura e le culture ospitanti ed ospitate; creare una continuità fra il territorio ed un settore (il cinema) che vi opera da tempo ma che ha ancora grosse potenzialità di sviluppo; “riportare a casa” artisti d’oltreoceano, nati o la cui storia, le tradizioni, i patrimoni sociali, culturali e linguistici appartengano al territorio ligure; e, non ultima, proporre l’immagine del Tigullio come location cinematografica.
Sei i film in Concorso legati al tema del viaggio/migrazione, in tutte le sue sfaccettature, almeno due le proiezioni in anteprima. Scopo di un festival, organizzato e promosso da cinefili che comprendono il valore artistico di un’opera, qual è CIMAMERICHE, è quello di offrire visibilità a film inediti, diventando così una vetrina per artisti di talento non ancora riconosciuti a livello internazionale. Tutto ciò risulta arduo se non addirittura impossibile, quando i fondi di cui si dispone sono esigui al punto da limitare la possibilità di scelta, nonostante una preselezione che vede sulla carta almeno una ventina fra opere prime o mai circolate in Europa in lingua originale. Per questa ragione a CIMAMERICHE 2007 saranno in concorso opere inedite affiancate ad altre già distribuite, il cui passaggio nelle sale, però, è stato assai rapido o poco incisivo. Altra scelta attuata, il mixare fiction a documentari rilevanti dal punto di vista dei contenuti e/o artistici. Il documentario è un genere cinematografico di straordinario valore culturale e sociale, verso cui le istituzioni, il sistema televisivo e cinematografico manifestano un disarmante disinteresse.
Oltre alla sezione competitiva ancora quattro le sezioni collaterali: Ammià inderè, che vede finalmente la presenza di una donna, Chiara Varese, interessante produttrice e regista latinoamericana,con vita e lavoro a Cuba, nata in Perù da genitori genovesi e nonno d.o.c.g, a cui è dedicata una piazza nel porto di Genova. Dopo il “rivano” Juan Bautista Stagnaro nel 2005 e il “chiavarese” Sergio Trabucco Ponce dello scorso anno, un altro “rientro” a casa; Stussichin Corti di gusto!, il cui tema Il naufragar mi è dolce in questo mare!prevede video produzioni di un altro interessante autore Piero Cannizzaro con le sue incursioni gastronomiche: sapore di migrazione, in andata e in ritorno, di contaminazione che perde i connotati dell'identità nazionale per interagire in un luogo comune senza età e senza appartenenze, dove le differenze diventano possibilità di scoperta e conoscenza; Strangoggion, il cui titolo Migrazioni del 3° tipo, quando il progresso ci mette la coda.. propone materiali “indigesti” su cui ben riflettere, anteprime e diverse interessanti proposte; Serezita, che con le sue Creative migrazioni. La sottile linea della genialità, si immerge nel gusto e nella creatività come risorse, come capacità di opporsi a destini e fato spesso avversi.
Interessante partnership quella che si apre nel 2007 fra CIMAMERICHE FILM FESTIVAL e Andar, la cui ideatrice e curatrice argentina Malena Sivak vive e viaggia tra Buenos Aires e Roma. Andar, permetterà al pubblico italiano di Cimameriche l’accesso a opere cinematografiche che trattano la tematica delle migrazioni latinoamericane attraverso l’uso di creazioni artistiche e testimonianze di grandi esiti. Si tratta di opere prodotte non solo in Latinoamerica, ma anche in Spagna, essendo questo il principale paese di arrivo dell’emigrazione latinoamericana. Opere creative, audaci, di ottima qualità, molte di queste mai presentate in Italia, perché fuori dai canali commerciali tradizionali. Il cinema latinoamericano registra negli ultimi anni una forte crescita, sia commerciale che creativa. Attraverso i diversi lavori che integrano questa rassegna, si intravede una regione colpita da una crisi profonda, ma con una grande ricchezza culturale. I processi che motivano l’ispirazione dei realizzatori, così come le narrazioni rappresentate nelle opere, sono particolari reazioni al divenire del mondo. In questo senso sia Andar che Cimameriche sono i risultati di una ricerca ancora in corso. Altra collaborazione inedita e proficua è quella con il Museo Regionale dell’Emigrazione “Pietro Conti” di Gualdo Tadino (PG)e con il concorso Memorie migranti (4° edizione), propostoci dalla direttrice Catia Monacelli.
Il Film Festival è organizzato dal Circolo del Cinema Lamaca Gioconda di Chiavari, in collaborazione con la Regione Liguria, la Provincia di Genova, i Comuni di Chiavari, Lavagna e Sestri Levante e il supporto delle Comunità Montane e dei Comuni dell’entroterra. Prosegue il coinvolgimento delle scuole inferiori con i progetti Mangià e Ammià e Il Gusto nella Tradizione e di quelle superiori con Cinemincontri 2007, promosso dai Licei Scientifico G.Marconi e Classico/Psicopedagogico F.Delpino.
Quattro le giurie: Scuola e Cinemincontri, Popolare e Ufficiale. Rodrigo Diaz, direttore del Festival Latino Americano di Trieste e fondatore dei maggiori festival in America Latina; Chiara Varese, italoperuviana, interessante cineasta d’oltreoceano; Renato Venturelli, giornalista genovese, i giurati che hanno confermato la loro presenza. Nel 2007 l’istituzione del premio “Gianfranco Ornato”, dedicato a una persona speciale che ci ha lasciato, un grande viaggiatore, navigatore e migrante per passione: il premio andrà al lavoro che fra tutti avrà meglio rappresentato la migrazione, marina e non, come esperienza di vita umana e sociale e il viaggio come scoperta, conoscenza, incontro e sarà formato da un comitato d’onore che mixerà gente di mare, di cinema, del territorio.
Il viaggio cinematografico toccherà i comuni partecipanti e avrà al suo interno tre eventi speciali: La migrazione dell’acqua, il 1° dicembre in occasione della manifestazione nazionale sull’acqua, con proiezione e dibattito alla presenza del Presidente del Comitato Italiano per un Contratto Mondiale sull'acqua Emilio Molinari e del regista Fabrizio Cattani, vincitore del Premio della Giuria al Food in Film Festival; la proiezione nazionale del film italoargentino di Chiara Bellini Identità- La vera storia di Juna Piras Peron, alla presenza di produttore, regista e attori, che il 2 dicembre aprirà la manifestazione a Sestri Levante; il concerto del musicista argentino Miguel Angel Barcos, considerato uno dei migliori pianisti di tango, in tournée nazionale e della cantante Ana Luz Cisneros. Quindi Percorsi provvisori,incontri editoriali con personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo, nati allo scopo di approfondire le tematiche dei film in gara e fuori gara e far conoscere meglio il territorio ligure, le sue storie e le tradizioni, la sua cucina.
Due le mostre, al femminile e di spessore: dell’artista argentina Ines Fontenle con la sua Sindrome di Ulisse a Lavagna – mobilitata dalle giornate argentine, il 1° e il 6 dicembre, la cui entroterra, la Valgraveglia, è meta di una delle più forti migrazioni da e verso l’Argentina – e per la prima volta l’installazione sarà nel Palazzo Comunale; e della fotografa/cineasta franco-slava Marina Obradovich con la sua esposizione Quando la loro ombra danzerà nella prestigiosa sede del Comune di Sestri Levante.
Il cinema come momento artistico contemporaneo si presta ad essere mensa comune di trasmissione delle diversità, altro sapere attraverso altro sapore, e diventa cibo di incontro e di conoscenza in quello straordinario momento di fruizione collettiva che è.
Previsto un pass giornaliero a 5 €.
La tessera del Circolo del Cinema Lamaca Gioconda darà l’accesso a tutte le proiezioni a 10 €.
Il programma dettagliato del festival sarà consultabile a breve sul sito www.cimameriche.it
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