Cinelatino, nuovi film dall'America Latina

Bergamo, 17-20 giugno 2009

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CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

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Seconda edizione

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#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

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Dal 17 al 20 giugno, a Bergamo, in Auditorium di Piazza Libertà e a Esterno Notte, si svolgerà la seconda rassegna dedicata al cinema latinoamericano. L’iniziativa è promossa da TenarisDalmine, organizzata da GAMeC, Fondazione Dalmine, Fundación Proa, Bergamo Film Meeting, e curata da Sara Mazzocchi (GAMeCinema) e Angelo Signorelli (Bergamo Film Meeting).
Dopo il successo dello scorso anno, ritorna l’appuntamento con i film realizzati nei paesi dell’America Latina, che tanto successo stanno avendo nelle più prestigiose rassegne internazionali. A Berlino 2009 vince l’Orso d’oro Il canto di Paloma (La teta asustada) dell’italo-peruviana Claudia Llosa. A Locarno 2008 vince il Pardo d’Oro il film messicano Parque vía di Enrique Rivero e il Premio Speciale della Giuria “Cineasti del presente” il cileno Alicia en el país di Esteban Larraín. A Cannes 2008 i film Leonera di Pablo Trapero e La mujer sin cabeza di Lucrecia Martel, pur non ottenendo premi, riscuotono un lusinghiero successo di critica e di pubblico.
La seconda edizione di Cinelatino proporrà 9 film di recente produzione, tra i migliori realizzati nell’ultima stagione, compreso un omaggio proprio a Lucrecia Martel, presentando anche i suoi due film precedenti: La ciénaga (2001) e La niña santa (2004), che hanno ottenuto molti riconoscimenti nei festival di tutto il mondo. Lucrecia Martel è sicuramente la regista più importante del nuovo cinema argentino. Osservatrice attenta delle inquietudini e delle derive della borghesia, l’autrice si concentra su figure di donne che vivono ossessioni e traumi, momenti di crisi, come nell’ultimo film, che è presentato in anteprima nazionale e che racconta la storia di una crisi profonda della protagonista seguita a un involontario e poco chiaro incidente di macchina.
La panoramica proposta comprende film di paesi diversi che, tutti, raccontano situazioni reali e, ora con i toni del dramma ora con quelli della commedia, bene rappresentano i cambiamenti e le tensioni dentro paesi che hanno vissuto tragici e atroci avvenimenti politici, ma che hanno conservato tradizioni e culture di festa e di esaltazione individuale e collettiva. Le vicende dei singoli sono sempre il tramite per guardare alle contingenze della società, a un presente che tanto ancora si porta dietro di un passato che continua a far sentire il suo peso.  La produzione latinoamericana dell’ultimo decennio sta cercando, spesso con risultati di grande valore, di esprimere una sorta di presa di coscienza delle diverse nazionalità e dei diversi gruppi etnici e sociali, senza peraltro rinunciare all’utilizzo di solide strutture narrative e di una intelligente ed efficace resa spettacolare. Non è un caso che tanti film abbiano come protagoniste figure di donne, che testimoniano di un’epocale mutazione di sensibilità e che meglio possono raccontare le vessazioni e le violenze trascorse e attuali, le nuove emergenze, le attese e le lotte per la difesa della propria dignità. Nel film cileno Alicia en el país, Premio Speciale della Giuria “Cineasti del presente” al Festival di Locarno 2008, una ragazza compie un viaggio solitario di formazione che tocca anche la memoria del suo passato e del suo popolo, attraverso un paesaggio insieme aspro e incantevole, dove si respira la cultura della sfida millenaria alla terra e al clima. Nel peruviano Il canto di Paloma, Fausta deve affrontare un passato fatto di orrori e di paure, nonché di credenze tanto tragiche quanto fantasiose e una vera e propria battaglia con il proprio corpo per arrivare a liberarsi del terribile viatico materno e ritrovare la sua libertà di donna. Nell’argentino Cordero de dios, della regista Lucía Cedrón, già vincitore dell’ultimo Bergamo Film Meeting, due donne si trovano a gestire il rapimento di un anziano veterinario. Guillermina, la nipote, è costretta a richiamare dall’esilio a Parigi la madre Teresa, vittima a suo tempo della feroce dittatura militare. Anche qui passato e presente si mescolano, in un gioco di progressive e drammatiche rivelazioni. Julia, incinta e accusata di omicidio, decide di tenere il bambino e di partorire in carcere. La sua sarà una dura battaglia contro la violenza dell’istituzione e contro un destino che sembra irrimediabilmente segnato. La tenerezza e la speranza sono veramente dure a morire. Il film è Leonera, la regia di Pablo Trapero, altra importante figura di spicco del cinema argentino, di rilievo mondiale ma in Italia praticamente sconosciuto. Già si è accennato all’ultimo film di Lucrecia Martel, La mujer sin cabeza: anche i due film precedenti, La ciénaga e La niña santa, vedono al centro del racconto personaggi femminili, donne più o meno giovani costrette a misurare le loro pulsioni con una lunga tradizione religiosa fatta di repressioni e divieti. Completano la rassegna i messicani Lake Tahoe e Parque Via Il primo descrive l’affacciarsi al mondo del giovane Juan; in fuga dall’opprimente situazione familiare, rimane vittima di un incidente stradale. Sarà per lui l’occasione di scoprire un mondo e un’umanità del tutto sconosciuti, che lo lasciano con tante domande senza risposta. Il secondo racconta di una casa in vendita e del suo fedele custode: quando la proprietaria annuncia a Beto, il fedele servitore, che la vendita si è conclusa, per lui crolla il mondo e non riesce più a controllare i propri gesti.
Come si può vedere, la rassegna offre un panorama variegato e utile per la conoscenza di un continente che è un vasto mosaico di diversità e di storie.
I film proposti sono sicuramente tra i migliori realizzati nell’ultima stagione.
Nell’ambito di Cinelatino, sabato 20 giugno alle ore 18 presso lo SpazioParolaImmagine – GAMeC, si terrà la conferenza “Storie di donne a lieto fine, uno sguardo sul Perù”, un approfondimento sulla realtà dell’immensa e degradata periferia di Lima e l’impegno del Cesvi nei confronti delle giovani donne vittime di sfruttamento sessuale. Collegata all’evento la mostra Keep the Promise con foto scattate in Brasile e Perù per offrire uno sguardo sul contesto sociale e sull’impegno di Cesvi nei rispettivi paesi.
Programma
17-19 giugno, Auditorium di Piazza Libertà
Piazza della Libertà, Bergamo
20 giugno, Esterno Notte, cinema all’aperto
Cortile Biblioteca Caversazzi
Via Torquato Tasso 4, Bergamo
Inaugurazione mercoledì 17 giugno ore 20.15

MERCOLEDÌ 17 GIUGNO
Auditorium di Piazza Libertà
ore 21 – ingresso gratuito

La mujer sin cabeza di Lucrecia Martel – Argentina/Francia/Italia 2008 – 87’
Veronica è al volante della sua macchina quando, in un momento di distrazione, urta qualcosa. Nei giorni seguenti comincia a comportarsi in modo strano. E poi, compare anche un cadavere.
GIOVEDÌ 18 GIUGNO
Auditorium di Piazza Libertà
ore 18.00
La ciénagadi Lucrecia Martel – Argentina/Spagna 2001 – 103’
Struggente storia familiare durante un’estate torrida e umida. L’arrivo di un uomo fa precipitare la situazione. Ognuno perde il controllo di sé. Un film teso, temporalesco e paludoso.
ore 20.30
Leonera di Pablo Trapero – Brasile/Argentina/Corea 2008 – 113’
Julia si sveglia nel suo appartamento di Buenos Aires, coperta di sangue. A terra, ci sono i corpi di due uomini. Julia è accusata di omicidio. È incinta e decide di far nascere il bambino, Thomas, in prigione.
ore 22.30
Lake Tahoe di Fernando Eimbcke – Messico 2008 – 85’
Juan, sedici anni, ne ha abbastanza delle tensioni famigliari. Ma la sua fuga finisce ai margini della città, dove si schianta contro un palo del telegrafo. Può finalmente cominciare a conoscere il mondo.
VENERDÌ 19 GIUGNO
Auditorium di Piazza Libertà
ore 18.00
Cordero de dios di Lucía Cedrón – Argentina/Francia 2008 – 90’
Arturo, veterinario di settantasette anni, viene rapito a Buenos Aires. Teresa, la figlia, ritorna dall’esilio a Parigi. Ha modo, così, di rivivere il suo doloroso passato sotto la feroce dittatura militare. Vincitore XXVII Edizione Bergamo Film Meeting.
ore 20.30
Il canto di Paloma di Claudia Llosa – Spagna/Perù 2009 – 95’
Fausta, alla morte della madre, è obbligata ad affrontare e superare le sue paure, legate a fatti tragici accaduti nel suo paese negli anni della lotta terrorista. Dopo un lungo percorso personale, riuscirà a conquistare la sua libertà.
ore 22.30
Parque Viadi Enrique Rivero – Messico 2008 – 86’
Beto è il custode di una villa in vendita nella quale trascorre le giornate isolandosi dal mondo esterno. Il delicato equilibrio quotidiano si spezza quando la casa viene venduta e Beto capisce che deve andarsene.
SABATO 20 GIUGNO
Esterno notte – cortile Biblioteca Caversazzi
ore 21.15
La niña santa di Lucrecia Martel – Argentina/Italia/Spagna/Olanda 2004 – 106’
Amalia e Josefina, due sedicenni, discutono a lungo di fede e di vocazione con altre coetanee, ma tra loro non fanno che parlare di baci. L’incontro casuale di Amalia con un medico segna la sua vita.
ore 23.00
Alicia en el país di Esteban Larraín – Cile 2008 – 86’
Il viaggio di Alicia, una quindicenne Quechua, tra la Bolivia e il Cile. Un lungo cammino nella memoria del proprio passato e del proprio popolo, un’esperienza che la cambia profondamente.
Eventi
17-20 giugno
ore 11.00-19.00
GAMeC, Spazio ParolaImmagine
Via San Tomaso 53, Bergamo
tel +39 035 270272

Keep the promise

Keep the promise non è solo una mostra fotografica. È un progetto educativo. Tanti sono i protagonisti scesi in campo per questa sfida: in primo luogo Emanuela Colombo, Raffaele Gallo, Emanuele Spano e Maria Vittoria Trovato, giovani studenti del Master in Photography and Visual Design, organizzato da Forma e Nuova Accademia di Belle Arti, che hanno gettato le basi dell’iniziativa con la loro curiosità di esplorare i progetti umanitari del Cesvi.
Da qui l’incontro di Cesvi con Cinelatino, nuovi film dall’America Latina: una partnership che nasce dall’incontro tra professionisti di settori diversi. Un incontro fatto di preziose contaminazioni e un’occasione unica per dare voce a realtà e culture lontane attraverso la fotografia e il cinema, formidabili mezzi di comunicazione in grado di raggiungere il pubblico con vigore e immediatezza. La mostra si concentrerà sulle immagini scattate nei paesi dell’America Latina, in particolare Perù e Brasile, e sarà aperta dal 17 al 20 giugno dalle 11 alle 19 presso lo Spazio ParolaImmagine.
20 giugno
ore 18.00, GAMeC, Spazio ParolaImmagine
Via San Tomaso 53, Bergamo
tel +39 035 270272

Storie di donne a lieto fine, uno sguardo sul Perù

L'impegno del Cesvi in America Latina comincia negli anni Ottanta per sostenere la democrazia dopo la caduta dei vari regimi dittatoriali. Oggi prosegue con progetti di sviluppo in particolare a favore dell'infanzia abbandonata delle megalopoli. Fin dal 1989 Cesvi lavora in Perù per la difesa delle comunità native Ese 'Eja e per la protezione ambientale nel cuore della foresta amazzonica. Oltre alle attività nel settore ambientale, oggi Cesvi opera anche a Lima contro lo sfruttamento della prostituzione minorile.Attraverso le parole di Giangi Milesi – Presidente del Cesvi – un approfondimento sulla realtà dell’immensa e degradata periferia di Lima, l’impegno del Cesvi nei confronti delle giovani donne vittime di sfruttamento sessuale.
20 giugno
ore 20.30, Esterno Notte – Cortile Biblioteca Caversazzi
Via Torquato Tasso 4, Bergamo
Degustazione di specialità messicane
Sono previsti incontri con alcuni protagonisti delle pellicole in rassegna
Ingresso
Intero: € 5
Ridotto: € 4 (soci Lab 80, accreditati Bergamo Film Meeting 2009, soci Club GAMeC, studenti Università di Bergamo)
Gratuito per dipendenti TenarisDalmine (con badge, ingresso valido per due persone)
Info
LAB 80 Film
tel 035 342239
www.tenaris.it/cinelatino
cinelatino@tenaris.com
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    CINELATINO, NUOVI FILM DALL'AMERICA LATINA

    Al via la prima edizione della rassegna Cinelatino, dedicata al cinema latinoamericano, dal 18 al 21 giugno a Bergamo

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    CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

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    Dal 18 al 21 giugno a Bergamo la prima edizione di
    CINELATINO, NUOVI FILM DALL'AMERICA LATINA
     
    Al via la prima edizione della rassegna Cinelatino, dedicata al cinema latinoamericano, dal 18 al 21 giugno a Bergamo, in Auditorium di Piazza Libertà e a Esterno Notte. L'iniziativa è promossa da TenarisDalmine, organizzata da Bergamo Film Meeting, Fondazione Dalmine, Fundación Proa, GAMeC – Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea e curata da Sara Mazzocchi (GAMeCinema) e Angelo Signorelli (Bergamo Film Meeting).
    Sette sono i film presentati, scelti tra quelli più rappresentativi di cinematografie internazionali che stanno vivendo, oggi, un grande fermento artistico e culturale. Il cinema latinoamericano si caratterizza, soprattutto negli anni Settanta, per il suo carattere di militanza, di denuncia della situazione sociale e politica, con particolare riguardo alle gravi condizioni in cui versavano i contadini e le classi lavoratrici. Negli anni Ottanta e Novanta, il cinema latinoamericano vive una sorta di latitanza; le produzioni rallentano e i film perdono la capacità di leggere una realtà tanto complessa. Ma, da una decina d'anni, ai festival internazionali alcuni film prodotti direttamente in quei paesi cominciano a farsi notare e a far conoscere una nuova generazione di registi. Non è più un cinema dichiaratamente ideologico: il mondo reale entra nello schermo con i grandi mutamenti in atto, sia in campo politico sia in quello sociale. I ceti medi stanno crescendo, si sta formando una forte borghesia autoctona; appaiono nuove forme di povertà, cambiano le aspettative, le tensioni e i conflitti. La democrazia fa passi da gigante ovunque: ciò comporta una maggiore libertà espressiva, la possibilità di rileggere la storia, di denunciare e capire gli errori e gli orrori di un passato recente. A tutto questo si accompagna l'esigenza, mai così sentita, di uscire dall'isolamento, di aprirsi allo scambio con gli altri paesi. I film che si sono imposti all'attenzione internazionale, alcuni dei quali distribuiti anche in Italia, mostrano società in evoluzione, gli squilibri tra le nazioni, le laceranti disparità economiche, le arretratezze ancora diffuse, ma c'è molto interesse anche per le espressioni individuali, c'è il tentativo, con risultati di indubbio valore, di rappresentare le identità dei diversi gruppi sociali nelle loro manifestazioni culturali e ideologiche.
    La rassegna proposta per questa prima edizione è una panoramica che intende dare un'idea generale del cinema che si sta facendo oggi in quei paesi che sono definiti "emergenti". È l'occasione di scoprire autori poco noti al grande pubblico, di avvicinare storie e personaggi che appartengono a differenti realtà e che ci aiutano a capire cosa sta succedendo al di là dell'Atlantico. Il continente latinoamericano è un laboratorio politico e antropologico di dimensioni gigantesche. Il cinema, quello che si può vedere soprattutto nei festival europei, ne ritrae la ricchezza, la complessità, le diverse spinte identitarie, gli scontri in atto tra tradizione e modernità. Numerosi sono gli eventi promozionali nel nostro paese e in giro per il mondo che sono organizzati con la volontà di sensibilizzare gli spettatori alla visione dei film e al confronto con registi, autori e produttori. Sono segnali di vitalità, che testimoniano un interesse crescente per il linguaggio audiovisivo e le sue capacità di interpretare il presente e di favorire il dialogo tra le varie culture.
     
    In contemporanea Identidad, una selezione di opere di videoarte alla GAMeC
     
    In occasione della prima edizione di Cinelatino, la GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo presenta IDENTIDAD, una selezione di opere video di artisti contemporanei tra i più significativi del panorama latinoamericano, come Ivan Navarro (I’m not from here, I’m not from there, 2006), Alexander Apostol (Documental, 2005), Regina José Galindo (Reconte por la Linéa, 2005) e Jonathan Harker (Destablishing shots II, 2007). I video scelti, visibili durante il festival nella hall di ingresso dell’Auditorium di Piazza della Libertà, evocano le contraddizioni insite nel concetto di identità, facendo emergere il forte senso di appartenenza a un destino collettivo, accanto allo svelamento di traumi e desideri personali.
     
    I film della rassegna
     
    · mercoledì 18 giugno – Auditorium di Piazza Libertà
           ore 21 – ingresso gratuito
     
    El baño del papa di Enrique Fernández e César Ciarlone – Uruguay/Brasile 2007 – 97'
    È il 1988. Papa Giovanni Paolo II fa visita a Melo, piccolo paese uruguayano al confine con il Brasile. Alla notizia del suo arrivo, iniziano i preparativi per accogliere i pellegrini. I media gonfiano la notizia e parlano dell'arrivo di 50.000 persone. Il passaggio del Papa sembra essere l'unica occasione per uscire dalla povertà. Beto, piccolo contrabbandiere di merci tra Brasile e Uruguay, è pronto a tutto pur di non lasciarsi sfuggire questa opportunità: decide così di costruire un WC a pagamento per i pellegrini. Per realizzare il suo obiettivo deve affrontare una serie di difficoltà tragicomiche. E alla fine nessuno utilizza il bagno, tranne un'anziana signora. Così  Beto non riesce a realizzare il suo sogno.
     
    · giovedì 19 giugno – Auditorium di Piazza Libertà
           ore 20.30 – ingresso: intero 5 €, ridotto 4 €
     
    XXY di Lucía Puenzo – Argentina 2007 – 91'
    Alex ha un segreto inconfessabile. Per questo i suoi genitori, quando lei era ancora in fasce, lasciarono Buenos Aires per trasferirsi sulle coste uruguayane, lontani dall'occhio indiscreto della gente. Un giorno, nella loro casa, arrivano alcuni ospiti molto attesi: un chirurgo plastico molto noto, sua moglie e il giovanissimo figlio di sedici anni Alvaro. Il padre di Alvaro, vecchio amico di famiglia, ha accettato l'invito sopratutto per l'interesse medico che nutre nei confronti di Alex, mentre Alvaro condivide con la ragazza una forte attrazione fisica. I protagonisti debbono misurarsi con una realtà crudele e pericolosa.
     
    Santiago di João Moreira Salles – Brasile 2007 – 94'
     
     
    · venerdì 20 giugno – Auditorium di Piazza Libertà
           ore 20.30 – ingresso: intero 5 €, ridotto 4 €
     
    El violin diFrancisco Vargas – Messico 2006 – 98'
    Don Plutarco, un anziano violinista, suo figlio Genaro e suo nipote Lucio, vivono una doppia vita: musicisti e umili contadini, aiutano la guerriglia nella lotta contro il governo oppressore. Una sera, tornando a casa, scoprono che i militari hanno occupato il loro villaggio.
    I ribelli riescono a fuggire sulle montagne, ma sono costretti ad abbandonare le riserve di munizioni. Mentre la guerriglia organizza il contrattacco, il vecchio Plutarco mette in atto il suo piano: recitando la parte dell'indifeso suonatore di violino, entra nel villaggio occupato per recuperare le armi nascoste nei campi di mais. Il capitano dei militari tenta di allontanare Plutarco, ma è catturato dal suono del suo violino. I due sono uniti dalla musica ma contrapposti dal loro destino.
     
    Luz silenciosa di Carlos Reygadas – Messico 2007 – 136'
    Johan vive nello stato messicano di Chihuaha e appartiene a una comunità di Mennoniti che, in pratica, vive fuori del tempo: parla una lingua del tutto particolare e vive seguendo regole molto rigide. Johan è sposato con Esther e ha avuto da lei sette figli, ma da qualche tempo si è innamorato di un'altra donna, Marianne, con cui vive una passione che non riesce a sopire in alcun modo. Johan è cosciente che scegliere tra due donne, due amori e due vite diverse per lui è impossibile, ma sa anche di trasgredire tutti i principi religiosi della sua comunità e di suscitare lo sdegno di suo padre, un predicatore. Decide quindi di confidarsi con l'amico Zacaris, il quale, come suo padre, alterna sentimenti di orrore, compassione e invidia.
     
     
     
     
     
    · sabato 21 giugno – Arena Esterno Notte
           ore 21.30 – ingresso: intero 5 €, ridotto 4 €
     
    Bombón – El Perro di Carlos Sorin – Argentina 2004 – 96'
    Juan Villegas, un uomo di 52 anni, ha lavorato per vent'anni in una stazione di servizio in una solitaria cittadina della Patagonia. I nuovi proprietari vogliono rinnovarla completamente e Juan viene licenziato. Mentre cerca un altro lavoro, sopravvive vendendo coltelli costruiti artigianalmente che nessuno vuole. Un'anziana vedova, anche lei vittima di una situazione economica sfavorevole, per un lavoro lo paga lasciandogli un Dogo Argentino, un bellissimo cane di nome Bombón, che il marito aveva comprato con l'idea di mettere su un allevamento. Dapprima perplessità e diffidenza sono reciproche, ma la naturale simpatia dell'animale conquista l'affetto di Juan e gli cambia completamente la vita.
     
    La zona di Rodrigo Plà – Messico 2007 – 97'
    Alejandro è un adolescente privilegiato che vive nella Zona, quartiere benestante nel centro di Città del Messico, un luogo protetto da guardie private e circondato da alte mura. Oltre il filo spinato, c'è la miseria più nera. Il giorno del suo compleanno, tre ragazzi delle favelas riescono a penetrare nella Zona e ad introdursi in una delle case. La rapina finisce male e un'anziana donna muore. Due dei giovani rapinatori sono uccisi mentre tentano la fuga. Il terzo, Miguel, riesce a scappare ma non a lasciare la Zona.
     
     
     
    18-20 giugno:  Auditorium di Piazza Libertà
    Piazza della Libertà – 24124, Bergamo
     
    21 giugno: Esterno Notte, rassegna di cinema all'aperto
    Cortile Biblioteca Caversazzi
    Via Torquato Tasso 4 – 24124, Bergamo
     
    Ingresso, valido per tutta la serata
    Intero: € 5,00
    Ridotto: € 4,00
    (soci LAB 80, accreditati BFM 2008, soci Club GAMeC)
     
    Info
    TENARIS DALMINE – BERGAMO FILM MEETING – LAB 80 FILM
    Tel.035.342239;
     
     
    Ufficio Stampa
    Studio Sottocorno – Lorena Borghi, Alessandra Depaoli
    Tel. 02 20402142

     

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    #SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

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    IDENTIDAD
    a cura di Sara Mazzocchi
     
    In occasione della prima edizione di Cinelatino. Nuovi film dall’America Latina, la GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo presenta una selezione di opere video di artisti contemporanei tra i più significativi del panorama latinoamericano: Alexander Apostol, Regina José Galindo, Jonathan Harker e Ivan Navarro evocano le contraddizioni insite nel concetto di identità, facendo emergere il forte senso di appartenenza ad un destino collettivo accanto allo svelamento di traumi e desideri personali.
     
    Ivan Navarro (Cile), I’m not from here, I’m not from there, 2006
    8’30’’, courtesy unosunove arte contemporanea, Roma
     
    Ivan Navarro realizza installazioni con materiali d'uso quotidiano, sviluppando il concetto di conversione dell'energia e creando complesse sculture luminose. Nel video I’m not from here, I’m not from there un viaggiatore solitario ruba il carburante al serbatoio di una macchina per accendere una carriola di neon colorati e iniziare così un viaggio poetico attraverso i “colori dell’identità”.
     
    Regina José Galindo (Guatemala), Reconte por la Linéa, 2005
    12’35’’, courtesy Prometeogallery, Milano
     
    L’artista mette in scena una cerimonia iniziatica o un "atto di psicomagia", come lei stessa definisce le proprie opere, sottolineandone la forte carica emotiva. La performance è realizzata con la partecipazione di uno dei più noti chirurghi plastici del Venezuala, che segna sul corpo di Regina José Galindo tutte le modifiche necessarie per ottenere un corpo perfetto, come richiesto dai parametri estetici contemporanei.
     
    Alexander Apostol (Venezuela), Documental, 2005
    2’12’’, courtesy l’artista
     
    Alexander Apostol si interroga sulla chimera della modernizzazione del suo paese d’origine, il Venezuela, mettendo in mostra le contraddizioni e gli scollamenti con la realtà; nel video la macchina da presa riprende un interno domestico che porta, evidenti, i segni della povertà: una famiglia è ipnotizzata dalle immagini trasmesse da un televisore che catalizza l’attenzione attorno agli ampi viali di un paese proiettato verso il futuro.
     
    Jonathan Harker (Panama), Destablishing shots II, 2007
    4'09'', courtesy l’artista
    Con sottile sarcasmo e accuratezza formale, propria della sua educazione da cineasta, Jonathan Harker riflette sulla speculazione edilizia che sta cambiando Panama: la voce metallica di un computer che recita la melodia panamense Panamá Viejo, ispirata dalle rovine della città coloniale distrutta dai pirati inglesi nel 1671, è seguita dalle riprese di simmetrie impossibili di “casette felici” che si specchiano in sé stesse e tracciano un ritratto destabilizzante di una città alterata, che sta perdendo il proprio peculiare profilo architettonico per rispondere ad un’estetica globale.
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