Cinema Corso. Il corto di Ivana Gloria dedicato ai cinema chiusi
La regista di Clorofilla racconta con un iphone l’atmosfera nella sala cinematografica dove è cresciuta e che, come molti altri in Italia, chiuderà a favore di un’attività commerciale

Il Cinema Corso a Domodossola chiude, diventerà l’ennesimo albergo. La regista di Clorofilla Ivana Gloria gira all’interno della struttura dove è cresciuta il cortometraggio Cinema Corso, una dolce e autentica dedica a tutti i cinema che stanno scomparendo. Il corto è visibile gratuitamente su MyMovies.
“Ma ancora oggi, se ci ripensi, ti si riaccende quello stesso fuoco dentro. Non sei cambiata per nulla in questi anni, è tutto il resto che è diverso”.
Cinema Corso è anche un chiaro omaggio all’amore e alla collettività. Il corto, girato con un Iphone 15 pro, è composto da poche scene che bastano per percepire l’intimità che Gloria vuole farci abbracciare. La regista crea uno spazio dove il passato e il presente si ritrovano sempre, attraverso un luogo magico che cristallizza e che accoglie il tempo che scorre. Nel corto vediamo una donna ancora innamorata che si muove nel buio della sala cinematografica, a seguire un pista di pop corn che si srotola sul pavimento, lo schermo che proietta immagini di palazzi in distruzione, e poi udiamo i rumori delle persone che parlano e della macchinetta del bar. Eppure non vi è nessuno se non la protagonista interpretata da Chiaretta Simonetta, ex maestra elementare, che “dialoga” con una voce fuori campo.
Il cinema diviene così il luogo dove ci si ritrova sempre, una macchina del tempo capace di ricordarci dell’importanza di ciò che è stato e che non tornerà più se non attraverso la memoria. La rievocazione della sepoltura dei ricordi viene enfatizzata dai colori caldi della fotografia, dalle sedie al bar, accompagnata da una musica che sembra cucita su misura. I brani di Emilio Simonetti, dolci e malinconici, entrano in sintonia con il luogo, amplificando quel desiderio di fermare il tempo che si prova quando si vuole preservare qualcosa di bello, qualcosa che ci tocca profondamente. Le luci restituiscono poi un’atmosfera che senz’altro richiama un’estetica della nostalgia che, con le inquadrature in soggettiva e i totali apparentemente freddi e distaccati, conferiscono al corto una delicatezza e una gradazione emozionale che è un vero e proprio viaggio nel cinema del passato. Ma anche una riflessione sul presente. Il cinema è lo spazio che conserva le storie, i volti, le emozioni, e che ci permette di rivivere quei momenti che altrimenti sarebbero sfumati. Proprio per questo Cinema Corso fa fede al desiderio di collettività e a quel luogo dove i sentimenti sono ancora vivi, dove l’emozione non è solo nell’immagine, ma anche nel suono, nei colori.
Ed ecco che a fine corto si riaccendono le luci e si torna alla realtà e al presente. Forse il segreto sta in quel legame affettivo che le persone hanno con i luoghi e che segnano inesorabilmente la loro vita. Il film di Ivana Gloria è una dichiarazione, un genuino atto d’amore che trascende lo spazio e il tempo.