Cinema e videogiochi, il futuro del grande schermo è sempre più vicino al gaming

Con l’avvento della tecnologia e con la rivoluzione digitale il mondo dell’intrattenimento ha vissuto un grande trasformazione. Un cambiamento che fa registrare i suoi effetti tanto a livello produttivo e creativo quanto nelle modalità di fruizione del pubblico.
Con l’avvento della realtà virtuale e della tecnologia di motion capture, il confine tra cinema e gaming sta diventando sempre più sfumato, con differenze e divergenze che vanno via via assottigliandosi. Lo dimostrano le esperienze con i visori, le intersezioni con l’intelligenza artificiale, le tecniche di coinvolgimento dello spettatore. Le esplorazioni svolte dal cinema, in questo senso, sono ormai molte: dal cortometraggio “Carne y Arena” del regista premio Oscar Alejandro Inarritu, tutto basato sulla VR, agli esperimenti degli Story Studios di Ocolus, fino ad arrivare all’app Disney Movies VR. Si tratta di prodotti che mixano tecnologie e software tipici del gaming, sfruttando uno storytelling sempre più realistico, creato su misura per l’utente e soprattutto vissuto in prima persona.
Che i grandi tentacoli del cinema finissero in contatto con il mondo del gaming era però una prospettiva ampiamente prevedibile. Basta guardare in che modo piattaforme di gaming online come AdmiralBet sfruttino tecnologie di streaming nei casinò live, per migliorare l’esperienza dell’utente e permettere di fargli vivere le stesse sensazioni di un ambiente di gioco terrestre, oppure come le grandi pellicole entrino nei temi, nelle trame, nei titoli delle slot per colpire la curiosità dei giocatori.
È un mondo ibrido che in diversi casi riesce anche a rigenerare prodotti cinematografici del passato. La redazione di Player.it, ad esempio, analizza quanto è successo ad Alien, che nel 2014 è stato rielaborato come survival horror in prima persona, andando così a rappresentare il più grande esempio di videogioco cinematografico. Si tratta però di una svolta epocale, che potrebbe creare blockbuster videoludici in grado di far riscoprire vecchi film attraverso il videogioco.
Quello che è certo è che il cinema del futuro guarderà sempre di più alla personalizzazione dell’esperienza, rendendo gli spettatori anche registi e creatori, se non addirittura protagonisti, consentendogli di creare la storia, di fare scelte, di indirizzare i propri percorsi. Tutto merito dell’Intelligenza Artificiale e della Realtà Aumentata, fondendo la fruizione di un contento con tutti i loro sensi. I film del futuro, insomma, si svolgeranno a 360 gradi intorno all’utente, per una dimensione naturale e totalmente realistica. Siete pronti per questa rivoluzione dell’intrattenimento?

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