CINEMA. Festa Internazionale di Roma 2007 – "Natural Born Star", di Even Benestad (Extra)

Non ci vuole molto per "sentire" il talento di Even Benestad, regista giovane e già molto apprezzato per il suo precedente All About My Father. Con Natural Born Star, uno dei film più belli visti nel 2007, Benestad segue una stella "minore" del misconosciuto cinema italiano, non per riscoprire l'attore o i film, ma solo la storia esemplare di un uomo: Fred Robsahm.

--------------------------------------------------------------
CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

--------------------------------------------------------------

 Non ci vuole molto per "sentire" il talento di Even Benestad, regista giovane e già molto apprezzato per il suo precedente All About My Father, ritratto del fratello transessuale. Nella prima scena entra in campo il regista col generoso copricapo che copre parzialmente il volto. Siamo in una piccola cittadina del Nord Europa, Lilleland, Norvegia. Le case sono bianche, regolari, austere, in sintonia col paesaggio verde dove il mare fa capolino. Benestad s'avvicina all'ingresso di una abitazione in montaggio alternato con brani di un western. È La casa in cui abita Fred Robsahm, attore di film italiani degli anni settanta, alcuni spaghetti western come Black Killer, di cui vediamo le immagini in concomitanza con l'arrivo del regista alla casa del protagonista Fred. Black Killer è il film di cui Benestad si è innamorato prima di cercare Robsahm, insieme agli erotici Peccati di gioventù, Quando l'amore è sensualità e quella sorta di romanzo d'appendice, Sepolta viva, di cui fu girato un sequel. Tutte opere misconosciute e ormai lontane. Ma non è tanto l'attore che interessa a Benestad, quanto la persona Fred Robsahm.
Alla fine degli anni sessanta Fred è sommozzatore, adora il mare e vuole attraversarlo da un capo all'altro del mondo, con la sua barca a vela. In Italia arriva per caso, a Roma, quando alcuni produttori erano in cerca di volti stranieri, uomini biondi dagli occhi azzurri, buoni per i western che si giravano allora. Fred conosce Agostina Belli, se ne innamora. E la coppia diventa famosa in quegli anni. Ma a Fred importa poco del cinema. Anzi, ha iniziato a farlo soltanto per guadagnare quei soldi che gli serviranno per acquistare una barca.
Nel 1986 la vita di Fred cambia tragicamente, perché è coinvolto in una storia di droga in cui non c'entra nulla. Finisce in carcere e lì contrae l'AIDS per una siringa infetta. La sua vita ha preso una svolta impensabile.
Nella casa di Lilleland, Fred non ha alcun pudore. Ostenta il suo corpo segnato dalla vecchiaia e dalla malattia che per fortuna è riuscito a fronteggiare. Vive circondato da utensili d'ogni tipo. Per cibarsi non rinuncia nottetempo a cacciare le trote in un laghetto dove la pesca è proibita. Tra i rifiuti cerca materiale utilizzabile, è in grado di costruirsi ogni tipo di strumento e sa riparare anche un vecchio lettore cd. Il documentario di Benestad fa venire proprio le vertigini. Ma quando si è visto qualcosa di simile? Semplice e graffiante. Ogni volta che la macchina da presa riprende in primo piano il volto di Fred e i suoi occhi blu, precipitiamo nel fondo della sua anima. Percepiamo ogni tristezza e dolore, la serenità che sostiene quest'uomo per affrontare ogni giorno l'avventura di una creatura vivente che sta avanzando negli anni. Guardarsi indietro: Fred non ha rimpianti, soltanto la presenza o meno di certi piccoli elementi lo rende pensoso. Incredibile come basti pochissimo per cambiare tutto nella propria vita. E Benestad filma pure il ritorno con Agostina. Un incontro con tutto l'affetto di due esistenze che hanno affrontato percorsi diversi e per un po' le strade si sono incrociate. E oggi la memoria non basta per far rivivere qualche traccia del loro amore. Il tempo ha cancellato molti segni e rivedersi potrebbe esser buffo, ma i due lo rendono accettabile, bello e tenero, senza aggiunte ipocrisie. Basta accarezzare e baciare un cavallo perché si celebri ancora quella sintonia lontana nello spazio e nel tempo. I gesti cinematografici in qualche momento sfiorano l'enfasi, quando il volto gigantesco della Belli gioca con la dissolvenza incrociata in uno split screen che ha come contraltare l'imbarcazione libera e felice di Fred.
Natural Born Star è uno dei film più belli visti nel 2007. Speriamo soltanto che possa trovare distributori in Italia e in altri paesi, sì da raggiungere il pubblico più vasto.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------
--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array