CINEMASIA – (Ri)scrivere la storia in Cina

Founding of a Republic
The Founding of a Republic
e Bodyguards and Assassins mettono in scena eventi cruciali della storia cinese contemporanea con un ambiguo taglio conciliatorio. Trasformano la narrazione in una prova di forza a incastri che costruisce epica a partire dal quotidiano.

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The Founding of a RepublicIl 2009 ha segnato il sessantesimo anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese, culminata nella definitiva presa del potere del partito comunista di Mao Zedong nel 1949, dopo la sanguinosa guerra civile con il partito nazionalista Kuomintang di Cheng Kai-shek. Un evento di tale importanza mediatica non poteva che insinuarsi anche al cinema, tradizionalmente sfruttato per edificanti parabole di propaganda. La sorpresa allora non è tanto la produzione di una pellicola come The Founding of a Republic, che narra i confusi eventi storici che vanno dal 1945 al 1949 con il necessario dispendio di budget e retorica, quanto le tattiche di messa in scena adottate per l'occasione. Come contraltare all'operazione si presenta Bodyguards and Assassins, in apparenza lontanissimo dalle esigenze del primo film, inserito com'è nel contesto di genere del cinema di Hong Kong, eppure altrettanto significativo nello svelare strategie di costruzione di unità e identità nazionale, visto che racconta di un episodio cruciale, per quanto piccolo, nel percorso che portò Sun Yat-sen a spodestare la dinastia Qing e a instaurare una repubblica democratica in Cina, nel 1911. I due film partono da assunti di base diversi, ma le loro strade procedono in parallelo. The Founding of a Republic, interamente prodotto in Cina, rimane un film storico corale che tenta di dare conto della complessa situazione geopolitica del tempo, con continue riunioni dei vertici per pianificare le diverse strategie; Bodyguards and Assassins, coproduzione con Hong Kong, riscrive un avvenimento tutto sommato dimenticato – il tentativo di assassinio da parte di emissari Qing di Sun Yat-sen, durante una sua visita nella colonia britannica del 1906 – per raccontare di un manipolo di eroi sacrificatisi per un bene superiore.
Bodyguards and AssassinsNelle loro evidenti differenze, i due film adottano strategie simili. Prima di tutto una parata di star invidiabile, che raccoglie tutti i più famosi attori cinesi e hongkonghesi, trasformando le visioni in uno sterminato “indovina chi” dello showbiz cinese – i cameo di decine e decine di star presenti in The Founding of a Republic, a titolo gratuito per non gonfiare i costi, parlano chiaro. Poi il tentativo di rimanere equilibrati ed equidistanti, mascherando l'intento patriottico dietro una lettura neutra della storia. Infine la sostanziale ripartizione in due fasi distinte di entrambi gli archi narrativi. The Founding of a Republic riserva alla prima parte tutte le ambiguità e simpatie per Kuomintang e Chiang Kai-shek, mai ritratto prima d'ora con piglio tanto umanizzante e solidale, per riservare all'escalation finale il sopravvento di toccanti proclami su sfondo di bandiere rosse sventolanti. Bodyguards and Assassins si prende tutta la prima ora per presentare i diversi personaggi, in modo da creare un forte legame emotivo per il protratto finale, che fa deflagrare l'azione. Si tratta di scelte vincenti, curate con empatia e senso del ritmo, in grado di pilotare i sensi verso l'esplosione emotiva desiderata.
The Founding of a RepublicHuang Jianxin e Han San-ping, i due registi di The Founding of a Republic, in realtà coadiuvati da uno schieramento immenso di assistenti registi celebri, che vanno tra gli altri da Peter Chan a Chen Kaige e Feng Xiaogang, condensano la storia con furore piuttosto didascalico (l'azione si riduce a una narrazione in retrospettiva di avvenimenti già conclusi ed evocati solo a parole), ma riescono a presentare le due figure nevralgiche, Mao Zedong e Chiang Kai-shek, come grandi condottieri piegati dalle contingenti necessità nazionali: il primo è spinto dall'amore per le masse, il secondo è schiacciato suo malgrado dai giochi di potere interni al suo partito. Ruolo importante hanno poi anche le altre formazioni politiche dell'epoca, che svolgono funzione da collante e danno conto della volontà di evitare qualsiasi riduzionismo del caos che furono quegli anni. The Founding of a Republic è una narrazione stratificata, passibile delle più diverse letture, che comunque si allontana con convinzione dalla scontata agiografia del leader comunista, in cui troppo spesso il cinema cinese era caduto in passato. Paradossalmente, anzi, tra i due leader emerge con maggiore forza Chiang Kai-shek, mentre a Mao sono riservate alcune scenette al limite dell'irriverente, come quando viene accompagnato in pigiama su una barella nel mezzo di un bombardamento, perché ha preso dei sonniferi per dormire e non potrebbe correre da solo. Si tratta di un rischio pienamente calcolato, che trova le sue radici in una profonda volontà conciliatoria, come è chiaro fin dalle prime scene. Mao e Chieng si presentano come discepoli ed eredi di Sun Yat-sen, il vero padrino della Cina contemporanea, il primo e più fulgido oppositore ai soprusi sulla popolazione: è detto a chiare lettere nell'intervista congiunta che tengono di fronte alla stampa. I due leader sono inoltre accerchiati dall'intrusione del mondo esterno, gli Stati Uniti da un lato, Stalin dall'altro, che tentano di piegare la Cina alle loro visioni. The Founding of a Republic rimane film difficoltoso da seguire per chi già non conosca la storia cinese, con un turbinio di personaggi e situazioni che si presentano e scompaiono nel giro di poche inquadrature, ma è quasi straniante nella sua vocazione omnicomprensiva, che nasconde le intenzioni patriottico-propagandistiche dietro un'accurata rielaborazione storica.
Bodyguards and AssassinsSul versante opposto, Teddy Chen con Bodyguards and Assassins ha un taglio più disimpegnato. La sua non è la storia intricata e labirintica delle riunioni di partito, non ha la complessità della realpolitik, ma la sfrontatezza immediata del racconto popolare d'azione. Si tratta di un film più organico, strettamente narrativo, che sfrutta la routine oliata del gruppo di eroi contro le soverchianti avversità per instillare un sentimento di fratellanza. In questo senso si protende nel solco delle grandi narrazioni epiche del cinema di arti marziali classico, ma lo fa con una consapevolezza e una retorica decuplicate, tanto da una produzione accurata, quanto dalla parata di divi che lo popolano (su cui spiccano per bravura il “servo” Nicholas Tse e il letterato Tony Leung Ka-fai). Un'epica del quotidiano che si nasconde con acume dietro ai meccanismi del cinema di genere per riprodurre un preciso messaggio unitario: il sacrificio dei sogni e della vita dei singoli non è nulla a confronto di un ideale di libertà più grande.
The Founding of a Republic e Bodyguards and Assassins dichiarano da versanti opposti la raggiunta maturità del film storico-politico cinese, con una rinnovata capacità di rielaborazione critica del dato storico che si allontani dalla propaganda frontale per lavorare sui sentimenti più malleabili e diretti dell'identificazione popolare.

FILMOGRAFIA

The Founding of a Republic
produzione: Cina, 2009
regia: Huang Jianxin, Han San-ping
sceneggiatura: Wong Hing-dung, Chen Bao-guang
interpreti: Tang Guoqiang (Mao Zedong), Zhang Guoli (Chiang Kai-shek), Liu Jin (Zhou Enlai), Chen Kun (Chiang Ching-kuo), Vivian Wu (Soong Mai-ling), Wang Xue-qi, Chen Kaige, Jiang Wen, Feng Xiaogang, Andy Lau, Ge You, Fan Bing-bing, Xu Qing, Jet Li, Leon Lai, Jackie Chan, Tony Leung Chiu-wai, Tony Leung Ka-fai, Vicky Zhao, Donnie Yen, Zhang Ziyi, Wong Bing, John Woo

Bodyguards and Assassins
produzione: Hong Kong/Cina, 2009
regia: Teddy Chen
sceneggiatura: James Yuen, Chan Wai, Guo Jun-li, Chun Tin-nam, Wu Bing, Joyce Chan
interpreti: Wang Xue-Qi (Li Yue-tang), Tony Leung Ka-Fai (Chen Xiaobai), Nicholas Tse (Ah Si), Wang Bo-chieh (Li Chung-guang), Donnie Yen (Sum Chung-yang), Eric Tsang (detective Smith), Leon Lai (Liu Yu-bai), Mengke Bateer (Wang Fuming), Fan Bing-bing (Yuet-yu), Hu Jun (Yan Xiao-guo), Li Yuchun (Fang Hong), Michelle Reis, Simon Yam, Jacky Cheung


DOVE ACQUISTARE

Entrambi i film sono usciti in eleganti versioni hongkonghesi a doppio disco, regione 3. Presentano audio originale in Dolby Digital 5.1 o DTS, sottotitoli in inglese e corretto formato anamorfico dell'immagine.

http://global.yesasia.com

 

 

THE FOUNDING OF A REPUBLIC – TRAILER

BODYGUARDS AND ASSASSINS – TRAILER

 

 

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