"Civico 0", di Francesco Maselli
Tre storie e, attorno ad esse, il volto scomodo, meschinamente ignorato da una rassicurante indifferenza, della povertà metropolitana. Citto Maselli punta il dito contro una società che continua a calpestare le sue vittime, ricacciandole impietosamente ed indifferentemente nella polvere, portandogli via la speranza e la dignità
Tre storie e, attorno ad esse, il volto scomodo, meschinamente ignorato da una rassicurante indifferenza, della povertà metropolitana. Roma diventa uno spazio livido, irriconoscibile, fatto di baracche, di strade attraversate dalla miseria, abitato da un’umanità dimenticata: i senza tetto, le prostitute, i barboni, gli immigrati, i vecchi abbandonati alla loro indigenza e alla loro solitudine, gli uomini e le donne che hanno smarrito ogni punto di riferimento. Stella, Nina e Giuliano appaiono fugacemente sullo schermo per poi lasciar scivolare la loro consistenza reale nel doppio cinematografico incarnato da Letizia Sedrick, Ornella Muti e Massimo Ranieri, che diventano il riflesso fisico del loro dolore, della loro incapacità di affrontare la vita, della loro emarginazione, del loro spaesamento, della loro silenziosa lotta per la sopravvivenza. Le voci di Stella, Nina e Giuliano si sovrappongono alle immagini e guidano il cammino dei tre attori che ricostruiscono le loro storie, quella di una giovane donna etiope, che dopo aver attraversato il deserto per raggiungere l’Italia nella speranza di trovare lavoro, rimane imprigionata nella precarietà e nella povertà, quella di una donna rumena, che sprofonda nella solitudine ed abdica alla sua esistenza per mantenere la sua famiglia, quella, infine, di Giuliano, un romano di mezz’età che non è mai riuscito a dare una forma alla sua vita e che, incapace di affrontare il lutto, si abbandona al suo dolore e vaga senza meta in una città che non riesce più a riconoscere. Nello sguardo commosso e sincero che posa su un’umanità ignorata, inghiottita dalla miseria, e nella drammaticità delle tre storie che ripercorre, non solo raccontando l’emarginazione sociale, lo sfruttamento della disperazione e la povertà, ma lasciando anche trasparire la paura, lo spaesamento, il vuoto esistenziale di Stella, di Nino, di Giuliano, Civico 0 punta il dito contro una società che continua a calpestare le sue vittime, ricacciandole impietosamente ed indifferentemente nella polvere, portandogli via anche la speranza e la dignità. Senza alcuna retorica, Citto Maselli rafforza ed umanizza il suo atto di denuncia sociale con l’intensità della partecipazione emotiva e, in una coerenza estetica e narrativa che attraversa tutta la pellicola, conferendole una solida compattezza, lascia scivolare l’impianto documentaristico nella poeticità delle immagini, strappate nella loro cruda immediatezza alla realtà e, allo stesso tempo, sospese in una dimensione tragica, sottolineata ed amplificata dalla musica crepuscolare di Angelo Talocci.
Regia: Francesco Maselli
Interpreti: Letizia Sedrick, Ornella Muti, Massimo Ranieri
Distribuzione: Istituto Luce
Durata:
Origine: Italia, 2007
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11/3/2005 – Il cinema di Francesco Maselli a Roma