"Coffee and Cigarettes", di Jim Jarmusch
Attraverso le riprese in bianco e nero che rimandano chiaramente ai due vizi che fanno da filo conduttore alle storie, le sigarette (bianco) e il caffé (nero), il film prende corpo tra disquisizioni grottesche e paradossali di personaggi bizzarri e diversissimi che mettono in scena anche loro stessi in una galleria composita di varia umanità.
Come lo ha definito l'originale regista Jim Jarmusch Coffee and Cigarettes è "una serie di cortometraggi camuffati da lungometraggio" (realizzati rispettivamente nell'86, nell'89 e nell'93, corto quest'ultimo vincitore della Palma d'Oro al festival di Cannes), ognuno dei quali coglie dei personaggi durante delle conversazioni che toccano gli argomenti più disparati, passando con disinvoltura da temi divertenti e futili fino ai complotti sulla morte di Elvis Presley. Attraverso le riprese in bianco e nero (già utilizzate da Jarmusch in Dead Man e Daunbailò) che rimandano chiaramente ai due vizi che fanno da filo conduttore alle storie, le sigarette (bianco) e il caffé (nero), il film prende corpo tra disquisizioni grottesche e paradossali di personaggi bizzarri e diversissimi che mettono in scena anche loro stessi in una galleria composita di varia umanità. La pellicola si avvale, infatti, di attori altamente istrionici quali Roberto Benigni, (continua fonte d'ispirazione per il regista che lo ha già diretto in Daunbailò) e interpreti più disincantati come Steve Buscemi, Bill Murray e Alfred Molina, Cate Blanchett, oltre al cantautore e interprete Tom Waits e alla star del rock Iggy Pop (già in Dead Man).
Tutti i brevi episodi, caratterizzati da un approccio essenzialmente minimalista, ruotano attorno alle sigarette e alle tazze di caffè che finiscono per diventare, oltre che naturalmente il fulcro narrativo, anche gli elementi catalizzatori della composizione fisica dell'inquadratura. Gli oggetti diventano in qualche modo "abitati" dai personaggi che ne sfruttano le potenzialità mimiche al servizio della recitazione, atteggiamento che richiama una poetica propria di un certo tipo di filosofia anni '30, in bianco e nero per l'appunto, in cui il primato era proprio quello dell'oggetto sul soggetto. Il film è illuminato da una fotografia dai toni saturi che gioca tutto sul contrasto, mentre i tavolini a scacchiera che decorano l'intero film attorno ai quali Jarmusch dispone i clienti del bar, opposti e contraddittori per carattere e personalità, sembrano suggerire la volontà del regista di bloccare i suoi personaggi in una immaginaria grata esistenziale. Indubbio che alcuni episodi possiedano più ritmo e maggiore presa di altri.
Titolo originale: Coffee and Cigarettes
Regia: Jim Jarmush
Sceneggiatura: Jim Jarmusch
Fotografia: Frederick Elmes, Tom DiCillo, Ellen Kuras, Robby Muller
Montaggio: Jay Rabinowitz
Scenografia: Mark Friedberg
Interpreti: Roberto Benigni, Steve Buscemi, Iggy Pop, Tom Waits, Cate Blanchett, Alfred Molina, Bill Murray
Produzione: Smokescreen Inc., Asmik
Distribuzione: Bim
Durata: '96
Origine: Stati Uniti, 2003